
La loro scoperta segue di pochi mesi la scoperta del primo Sistema Solare binario di cui fa parte Kepler-16. Se fino a pochi mesi fa queste combinazioni esistevano solo in linea teorica, queste prime osservazioni, unite al dato che le stelle binarie sono molto numerose (forse il 50% di quelle presenti nella galassia), spingono gli astronomi a ipotizzare l’esistenza di milioni di pianeti con due soli.
Secondo William Welsh, della State University di San Diego, uno dei responsabili della ricerca, circa l’1% delle stelle doppie ha in orbita un pianeta gigante simile a quelli osservati. I due nuovi pianeti sono dei giganti gassosi simili a Giove, con una massa rispettivamente di un quinto e un decimo del più grande pianeta del nostro sistema solare e con orbite della durata di 289 e 131 giorni. Ruotando attorno a una coppia di stelle che a loro volta ruotano attorno a un baricentro comune (centro di massa), i pianeti dei sistemi binari hanno un’orbita molto particolare: cambia infatti ad ogni passaggio in funzione dello spostamento dei due soli.
I tre pianeti con due soli fino ad ora conosciuti non hanno le caratteristiche per poter ospitare teoricamente forme di vita, in quanto presentano temperature superficiali troppo elevate o troppo basse, ma questo non fa escludere ai ricercatori la possibilità di poter identificare in futuro possibili Tatooine abitabili proprio come nella saga hollywoodiana.






