
L’ultimo “check-up” indica che Hale-Bopp sarebbe ormai in punto di morte. Forse si trova già in stato di totale ibernazione, ovvero uno stato nel quale non mostra più alcuna attività. Di sicuro fino al 2007, quando distava 25,7 unità astronomiche, Hale-Bopp era ancora “viva”. Era circondata da una chioma prominente, inequivocabile indizio che, seppur lontana dal Sole, il suo cuore ghiacciato continuava a pompare gas e polveri nello spazio circostante.
“Rispetto alle osservazioni precedenti, l’aspetto generale della cometa è drasticamente cambiato nei tre anni scorsi”, ha detto Szabo, prima firma della ricerca che sarà pubblicata su Astronomy & Astrophysics. Hale-Bopp si è affievolita in modo così marcato da lasciar credere ai ricercatori che abbia interrotto ogni attività. In realtà, un alone di materiale simile a una chioma potrebbe far pensare a una “debole attività” residua. Non è chiaro se si tratti di una nuvola di polvere che la cometa si trascina lungo il cammino, o il risultato di recenti emissioni. I ricercatori hanno calcolato che nel 2007 la temperatura superficiale di questa palla di ghiaccio sporco era di 53,1 gradi Kelvin (-220 °C). Questo studio aiuterebbe a stabilire la soglia oltre la quale le comete simili ad Hale-Bopp passano in modalità “off”.
Morta assiderata o no, di certo la cometa Hale-Bopp non tornerà in vita prima di due millenni, quando rientrerà nel sistema solare interno. A quel punto, baciata dal Sole, riprenderà a spruzzare gas e polvere.






