SPECIALE RICADUTE TECNOLOGICHE

Biblioteche con il telepass

Il progetto di gestione automatizzata dei libri basato su tecnologia RFID deriva dalle ricerche in campo radioastronomico e dalle tecnologie submillimetriche utilizzate in astronomia. Ne parliamo con Juri Zuccarelli, ricercatore dell'INAF-IASF di Bologna.

     01/04/2011

Mai più moduli da compilare per prendere un libro in prestito. Ma più file per riconsegnare i volumi. E addio anche a noiosi inventari e laboriosi controlli tra gli scaffali per verificare che i testi siano stati restituiti e riposti al loro posto. Arriva nelel biblioteche il microchip intelligente. È la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) che tutti, anche senza saperlo, conosciamo: è la stessa che  consente di attraversare un varco Telepass in autostrada senza fermarsi al casello. Con la stessa velocità e naturalezza, si potrebbe entrare e uscire dalle biblioteche, come se fosse la libreria di casa propria. Grazie a tag posizionati su libri e scaffali, che incamerano tutte le informazioni, e comunicano a radiofrequenze con appositi lettori. Così, ogni volta che un volume viene movimentato, la posizione viene automaticamente registrata e archiviata nel database centrale.

Rispetto ai codici al barre, il salto di qualità è notevole. Fra le caratteristiche che contraddistinguono il sistema RFID spiccano in particolare la robustezza e l’affidabilità di lettura, che arriva a una distanza di due metri dal varco.

Si dirà: cosa c’entra con l’astronomia? “Il progetto di gestione automatizzata delle biblioteche basato su tecnologia RFID deriva direttamente dalle ricerche in campo radioastronomico e tecnologie millimetriche, sviluppate all’INAF-IASF di Bologna”, risponde Juri Zuccarelli, ricercatore dell’istituto che ha lavorato a un progetto dimostrativo, in collaborazione con la Raptech Srl di Roma. Ce ne parla in questa intervista-

In cosa consiste il sistema RFID per le biblioteche?
Il sistema sviluppato da Raptech con il contributo dell’INAF permette la gestione automatizzata delle biblioteche. I volumi e gli utenti sono dotati di tag RFID, ai quali è associato il codice alfanumerico del volume stesso o l’identificativo dell’utente. Le postazioni dotate di lettori RFID sono utilizzate per gestire il prestito e i rientri dei libri, associando i volumi alla tessera identificativa dell’utente che compie l’operazione. Altri lettori sono invece posizionati presso gli scaffali per monitorare e tracciare il posizionamento dei libri in archivio.
Dei varchi sono utilizzati, inoltre, come  controllo ingresso/uscita della biblioteca e sono dotati anche di una fotocellula che permette di segnalare l’ingresso di persone non autorizzate (non dotate quindi di tag RFID).

Con quali vantaggi?
Per gli utenti il vantaggio principale è di poter entrare e uscire dalla biblioteca senza compilare moduli per il prestito e la restituzione  dei libri. Per chi gestisce la biblioteca quello di poter avere un inventario automatico e affidabile.

Qual è stato il compito dell’INAF?
L’Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica (IASF) di Bologna ha contribuito a livello tecnologico e manageriale mettendo a disposizione il proprio know-how per le valutazioni elettromagnetiche, utili anche alla scelta dei varchi, e per la gestione del progetto. L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte ha contribuito gestendo il restauro di alcuni libri della biblioteca e curando la realizzazione di apposite tasche cartacee per l’inserimento dei tag, in maniera tale che gli stessi non venissero incollati sui libri, al fine di non inficiarne il pregio storico.

In quali biblioteche è stata sperimenta la gestione automatizzata dei libri?
Una demo è stata organizzata presso la biblioteca dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli.

Quali sono i costi a carico di una biblioteca che volesse dotarsi di un simile sistema?
Un sistema di gestione basato su dispositivi RFID dipende fortemente dal numero di volumi e di utenti della biblioteca. Per avere un’idea si consideri comunque che i tag RFID costano circa 0,50 euro e che il costo di ogni postazione RFID (lettore + antenna + software) è sceso oramai a meno di 500 euro.

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