JOCELYN BELL A CAGLIARI

Parla la donna che scoprì le pulsar

Giovedì 14 ottobre, alle ore 21, l'INAF-Osservatorio astronomico di Cagliari ospita una conferenza pubblica di Jocelyn Bell, l'astronoma che per prima osservò le pulsar. Un'occasione per ripercorrere le più recenti scoperte su questi affascinanti oggetti dell'Universo, uno dei settori di punta in Sardegna.

     14/10/2010

In occasione della presenza in Sardegna di Jocelyn Bell, la donna che osservò per prima una pulsar, l’Osservatorio Astronomico di Cagliari organizza una conferenza pubblica dal titolo ” Amazing Pulsing Stars, Lighhouses in the galaxy. An illustrated introduction to some of the most bizarre objects in the Universe”, nell’ambito del convegno internazionale che celebra i suoi quarantacinque anni di carriera. La conferenza si tiene giorno giovedì 14 ottobre nella sala convegni (Sala Monica) del Caesar’s Hotel di Cagliari, alle ore 21, a ingresso libero.

L’incontro con Jocelyn Bell sarà l’occasione per parlare della scoperta e dello stato dell’arte nello studio degli affascinanti oggetti celesti noti come pulsar. La ricerca sulle pulsar è infatti uno dei settori di punta attuali dell’attività scientifica dell’Osservatorio di Cagliari e rappresenta uno dei progetti su cui verrà impegnato il futuro Sardinia Radio Telescope.

Susan Jocelyn Bell ha conseguito la laurea in fisica presso l’Università di Glasgow nel 1965 e nello stesso anno ha iniziato il dottorato di ricerca all’Università di Cambridge, sotto la direzione di Antony Hewish. Fu in questo periodo che, analizzando segnali radio provenienti dalcielo, Bell e Hewish trovarono un segnale che pulsava regolarmente, con un impulso circa al secondo. La sorgente fu chiamata all’inizio LGM, ‘acronimo di Little Green Men, “omini verdi”,  pensando che si trattasse di un segnale proveniente da extraterrestri, in quanto appariva troppo regolare per essere naturale.

La scoperta fu pubblicata nel 1968 sulla rivista Nature. Studi successivi identificarono i segnali come provenienti da stelle di neutroni in rapida rotazione. Questi oggetti furono chiamati pulsar, abbreviazione di “pulsating radio star”, cioe’ stella radio pulsante.

Per questa scoperta fu assegnato, nel 1974, il premio Nobel per la Fisica, ma al solo Hewish. Non sono tuttavia mancati, in seguito, innumerevoli premi e riconoscimenti ed incarichi di prestigio. Jocelyn Bell ha vinto infatti il Premio Oppenheimer, la Medaglia Michelson del Franklin Institute, il Premio Beatrice M. Tinsley della American Astronomical Society, il Premio Magellano della American Philosophical Society, il Jansky Lectureship della National Radio Astronomy Observatory, e la Medaglia Herschel della Royal Astronomical Society (di cui e’ stata anche presidente). Jocelyn Bell ha studiato il cielo in quasi ogni regione spettrale, ha insegnato in varie università e continua tuttora una brillante attività di comunicazione della scienza.

Per consentire la partecipazione anche del pubblico non anglofono, la conferenza verra’ simultaneamente tradotta in italiano.