HUBBLE OSSERVA LA STELLA MANGIARSELO

Il pianeta è un piatto che va servito caldo

Una scena infernale, quella alla quale ha assistito Hubble: un sole che divora il proprio pianeta. WASP-12, una stella a circa 600 anni luce da noi, come una sorta di Conte Ugolino celeste sta infatti affondando i denti in uno dei corpi del suo sistema planetario: il pianeta extrasolare WASP-12b

     20/05/2010

Crediti: NASA, ESA e G. Bacon (STScI)

È il pianeta più caldo della Via Lattea, almeno fra quelli conosciuti. E si direbbe che abbia i giorni contati. Stando alle osservazioni compiute dallo strumento COS (Cosmic Origins Spectrograph) del telescopio spaziale Hubble, pare infatti che la sua stella madre ne stia facendo un sol boccone. Tempo 10 milioni di anni, e l’avrà completamente divorato.

Indigesto o meno che sia, certo si tratta d’un pasto bollente. Lo sfortunato corpo celeste, WASP-12b il suo nome, si trova infatti talmente vicino al suo sole, attorno al quale orbita in appena 1.1 giorni terrestri, da raggiungere in superficie una temperatura di oltre 1500 gradi. L’intensità delle maree ne ha trasfigurato persino l’aspetto, rendendolo più simile a un pallone da rugby che a una sfera. E l’atmosfera, espansa fino fargli raggiungere un raggio che è il triplo di quello di Giove (rispetto al quale WASP-12b ha una massa di circa il 40% superiore), sta già riversando materiale verso la stella.

Lo scambio di materia fra oggetti celesti non è una novità: avviene spesso nei sistemi binari di stelle, per esempio. Ma questa è la prima volta che si assiste al fenomeno, e in modo così chiaro, con un pianeta coinvolto. L’osservazione di Hubble conferma, peraltro, le previsioni riguardo al destino di WASP-12b pubblicate lo scorso febbraio su Nature.

«Abbiamo visto, attorno al pianeta, un’enorme nube di materia in fuga, destinata a essere catturata dalla stella. E siamo anche riusciti a identificare elementi chimici mai visti prima in pianeti extra-solari», afferma Carole Haswell della Open University (Gran Bretagna), responsabile del team scientifico che ha compiuto l’osservazione (pubblicata nel numero del 10 maggio scorso di The Astrophysical Journal Letters).

La stella divoratrice si chiama WASP-12, ed è una nana gialla a circa 600 anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Auriga. Il malcapitato pianeta è stato scoperto nel 2008 dal programma WASP (Wide Area Search for Planets).