3.000 OPERE VOLERANNO SUL SATELLITE

Disegni nello spazio su Cheops

L’obiettivo dell’iniziativa coordinata in Italia dall’ASI in collaborazione con l’INAF e l’Università degli Studi di Padova è invitare i giovani a prendere parte a questa impresa spaziale attraverso la creazione di disegni ispirati alla missione che saranno incisi su due placche di metallo e caricati sul telescopio orbitante

     16/07/2015

cheops_sc_rendering_june2014_ai-02_copyright-eads-casa-espacio-sl_finalCHaracterising ExOPlanets Satellite (CHEOPS) è una missione destinata allo studio dei pianeti extrasolari, sviluppata congiuntamente dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Svizzera, con il contributo di altri Stati membri dell’ESA tra cui l’Italia. Il lancio è previsto per la fine del 2017.

Per prepararci a questo giorno, l’Agenzia Spaziale Italiana ha promosso la campagna “Manda il tuo disegno nello spazio con CHEOPS”. L’obiettivo dell’iniziativa è invitare i giovani a prendere parte a questa impresa spaziale attraverso la creazione di disegni ispirati alla missione che saranno incisi su due placche di metallo e caricati su CHEOPS.

I giovani di età compresa tra gli 8 e i 14 anni residenti in uno Stato membro dell’ESA o in uno Stato cooperante potranno partecipare creando un disegno ispirato alla missione. Verranno raccolti 3.000 disegni che saranno miniaturizzati, cioè ridotti di circa mille volte, e impressi sulle placche di metallo per essere quindi lanciati nello spazio su CHEOPS. Qualora il numero dei disegni ricevuti dagli Stati partner dell’iniziativa dovesse essere superiore a 3.000, sarà organizzata una lotteria per scegliere le opere da incidere sulle placche. I disegni selezionati saranno annunciati nel 2016. L’iniziativa è coordinata in Italia dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con l’INAF e l’Università degli Studi di Padova.

A COSA SERVIRÀ CHEOPS? L’obiettivo scientifico principale di CHEOPS è studiare la struttura di pianeti extrasolari “piccoli”, ovvero quelli che hanno dimensione e massa simili alla Terra e non più grandi di Nettuno, in orbita attorno a stelle a noi vicine. Il telescopio spaziale avrà quindi il compito di misurare con altissima precisione la luminosità di un campione di stelle per le quali è già nota la presenza di pianeti e riuscirà a registrare la piccola variazione dovuta al transito del pianeta davanti alla stella madre.  Questa misura permette di calcolare con grande accuratezza la dimensione del pianeta, parametro molto importante perché, insieme alla massa che si misura da osservazioni con telescopi a terra, consente agli astronomi di definire la struttura interna del pianeta. Un’informazione decisiva per capire come i pianeti si siano formati e, più in generale, come siano fatti i sistemi planetari al di fuori del nostro.

L’ITALIA E CHEOPS. C’è un nutrito gruppo di ricercatori INAF e dell’Università di Padova che, impegnato in progetti di ricerca e caratterizzazione di pianeti extrasolari, sta contribuendo alla definizione dei requisiti, alla scelta delle stelle da osservare e alla preparazione delle procedure di analisi dei dati di CHEOPS. I ricercatori italiani hanno inoltre ideato il telescopio di bordo e stanno fornendo supporto all’industria italiana cui ASI ha affidato la realizzazione degli specchi e l’integrazione finale del telescopio. La missione conta inoltre sul contributo dell’ASI Science Data Center per l’archiviazione dei dati.

Per saperne di più:

  • Il Regolamento e il modello standard possono essere reperiti direttamente dagli interessati sul sito web dell’ASI
  • La domanda di partecipazione e di autorizzazione può essere scaricata QUI
  • Visita il sito dell’ASI-Educational
  • Il sito web del team italiano della missione CHEOPS