IL CIELO DI GENNAIO

Il 2011 apre con un’eclissi di Sole

Uno sciame meteorico e un'eclissi parziale di Sole, entrambi ben visibili dall'Italia. Sono queste le sorprese astronomiche che ci riserva il primo mese del nuovo anno. Un cielo fascinoso con la costellazione di Orione, Giove e Venere.

     28/12/2010

Come apparirà l'eclissi parziale di Sole del 4 gennaio

Dal punto di visto astronomico per il nuovo anno non poteva esserci inizio migliore: uno sciame meteorico e un’eclissi parziale di Sole, entrambi ben visibili dall’Italia il prossimo 4 gennaio. Ad aprire lo spettacolo sarà lo sciame meteorico delle Quadrantidi, che proprio nelle prime ore del 4 gennaio, quindi in piena notte, raggiungerà il suo picco. Osservarle da una città sarà molto difficile, per questo consigliamo a chi non intende perdersi le meteore nonostante l’orario proibitivo, di recarsi in un luogo buio e guardare a circa metà altezza verso Est. Il nome Quadrantidi deriva dal nome della costellazione che si trova nella regione di cielo dalla quale sembrano provenire, il Quadrante Murario, costellazione “obsoleta” perché non fa parte delle 88 ufficiali. Per chi è più esperto, la costellazione ufficiale verso la quale guardare è quella di Boote.

Lo spettacolo più atteso però sarà quello che arriverà poche ore dopo, sempre il 4 gennaio: un’eclissi parziale di Sole. Dalle 8 e sino alle 11, potremo ammirare il disco solare parzialmente coperto dalla Luna, con il massimo che verrà raggiunto poco dopo le 9. La percentuale di copertura apparente sarà diversa a seconda della latitudine del luogo di osservazione: chi è a Milano vedrà la Luna coprire il 70% del disco solare, chi è a Roma il 60% e chi è a Catania il 50%.

La costellazione di Orione e in basso, evidenziata dal cerchio giallo, la stella Sirio

Oltre alle Quadrantidi e all’eclissi, il cielo in questo periodo ci offre anche la possibilità di ammirare la costellazione più luminosa e forse più bella della volta celeste: è Orione, ben visibile già la sera in alto verso sud est, inconfondibile anche da chi osserva dalla città proprio perché la sua figura è delineata da stelle di grande luminosità. Sempre a sud est e sempre la sera, proprio sotto Orione, sarà inoltre facile individuare Sirio, la stella più brillante del cielo subito dopo il Sole. Da segnalare la costellazione del Toro, in alto a destra rispetto la figura di Orione, caratterizzata dalla tipica forma a V che si ottiene unendo con linee immaginarie le sue stelle più luminose. Uno dei bracci della V sembra finire con una stella di prima magnitudine di colore arancione: è Aldebaran, l’occhio del toro furioso. Il Toro contiene uno degli ammassi stellari più cospicui: è l’ammasso delle Pleiadi, le cui stelle più visibili si dispongono in modo tale da rassomigliare ad una tazza da tè. Le Pleiadi sono conosciute come le Sette Sorelle anche se generalmente ad occhio nudo si riesce a contarne solo 6.

Sempre ad occhio nudo è possibile osservare due pianeti: Giove e Venere. Nei primi giorni di gennaio, Giove è visibile la sera verso Ovest, molto in basso e prossimo al tramonto. Chi è dotato di un binocolo può vedere anche Urano: basta puntare il binocolo verso Giove e osservare poco più in alto. L’altro pianeta visibile ad occhio nudo, Venere, si mostra dopo le 4 della mattina, quando sorge verso sud est. Nella stessa direzione, dopo le 6 sorge anche Mercurio, situato poco a sinistra della Luna, ma per vederlo è forse necessario dotarsi di un binocolo o di un piccolo telescopio. 

Non c’è che dire, per gli amanti del cielo questo gennaio è decisamente un mese pieno di appuntamenti e tra meteore, eclissi, costellazioni e pianeti, apre al meglio un anno che promette di riservarci molte sorprese.