È un ritrattista del plasma, l’astrofotografo 37enne Andrea Vanoni. Dal suo osservatorio astronomico privato riesce a immortalare le intemperanze della nostra stella come pochi altri. Se ne è accorta anche la giuria dell’Apod Nasa, che seleziona quotidianamente – fra le tante che le arrivano da tutto il mondo – l’immagine astronomica del giorno. L’anno scorso, a salire sul podio, era stato un suo scatto che mostrava una prominenza triangolare sospesa sulla superficie della nostra stella. Ieri Vanoni si è guadagnato di nuovo l’ambita pagina dell’Astronomical Picture of the Day grazie a un tetrastico di anelli coronali.
Lo vediamo qui sopra: quattro brillanti serie di archi che si elevano sinuosi dalla fotosfera della nostra stella – di solito, in corrispondenza delle macchie solari – seguendo le linee del campo magnetico, per poi ripiombare giù verso la superficie, tracciando anelli spesso di dimensioni tali che potrebbero avvolgere completamente la Terra. Sculture di plasma relativamente stabili, in grado di persistere giorni. Dando così a Vanoni, tra il 2024 e il 2025, l’occasione di ritrarle dal suo giardino di casa, a Mantova.

Andrea Vanoni, 37 anni, originario di Verona, astrofotografo e appassionato di astronomia. Autore della Apod selezionata dalla Nasa il 30 luglio 2025. Crediti: Andrea Vanoni
«Per le foto ho usato un telescopio rifrattore munito di filtro Daystar Quark Cromosfera, un filtro speciale», spiega l’astrofotografo a Media Inaf, «che oltre a proteggere telescopio, occhi e telecamera permette di vedere – e fotografare – il Sole nella riga H-alpha, con cromosfera, filamenti, protuberanze, archi coronali, macchie solari e tanto altro».
Se volete cimentarvi anche voi in quest’impresa, la raccomandazione più importante, conclude Vanoni, è di «non osservare mai il Sole al telescopio senza filtri adeguati, per non rischiare danni permanenti alla vista».







