FOTONOTIZIA DAL TELESCOPIO SPAZIALE HUBBLE

Un filo di perle di migliaia di anni luce

Questa immagine mostra la galassia Am 1054-325 che sta interagendo con una galassia vicina. L'interazione ha provocato la nascita di milioni di stelle all'interno di regioni che circondano la galassia come le perle di una collana. Fenomeni simili sono stati registrati in altre undici galassie, immortalate dal telescopio spaziale Hubble e presentate in un lavoro apparso su Mnras

     14/02/2024

Una collana di perle srotolata nello spazio per migliaia di anni luce. Così dalla Nasa hanno definito la struttura che abbraccia la galassia Am 1054-325 in questa immagine immortalata dal Telescopio Spaziale Hubble. Ogni preziosissima perla è costituita da un ammasso stellare, ovvero un gruppo di stelle appena nate dalla stessa nebulosa.

La galassia Am 1054-325 in interazione con una galassia compagna, immortalata dal telescopio Hubble. A causa dell’interazione, milioni di nuove stelle stanno nascendo in una struttura che somiglia a una collana di perle e che si estende per migliaia di anni luce. Crediti: Nasa, Eesa, StScI, Jayanne English (University of Manitoba)

L’immagine fa parte di una compilation di dodici galassie, studiate da Michael Rodruck del Randolph-Macon College di Ashland, in Virginia, e da alcuni collaboratori in un lavoro apparso su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Le dodici protagoniste dello studio hanno in comune il fatto che stanno interagendo con delle galassie situate nei paraggi. Gli astronomi hanno contato ben 425 “perle” nelle dodici sorgenti osservate. E non sarebbe un caso. Quando due galassie interagiscono la forza di gravità ne rimodella la forma generando lunghissime code mareali e comprimendo le nubi di gas sparpagliate al loro interno. Dal collasso di queste nubi si generano dunque nuovi astri, «stelle che altrimenti non sarebbero mai esistite», afferma Rodruck. Si stima che ogni perla contenga un milione di stelle novelle, la cui età sarebbe di “appena” dieci milioni di anni.

Riguardo al destino di queste regioni si profilano diversi scenari. Gli ammassi stellari potrebbero rimanere gravitazionalmente legati ed evolversi in ammassi globulari, analoghi a quelli che si osservano fuori dal disco della Via Lattea. Un’altra possibilità è che col tempo le stelle si disperdano, andando a contribuire all’alone stellare di Am 1054-325. Infine, non si esclude che le stelle sfuggano all’attrazione gravitazionale della galassia e si ritrovino a girovagare nel cosmo come stelle intergalattiche, vere e proprie vagabonde degli spazi interstellari, in quanto prive di una galassia ospitante.

A destare interesse non sono però solo gli scenari futuri. Nei primi miliardi di anni di vita dell’universo le collisioni fra le galassie erano piuttosto frequenti. È dunque plausibile che numerose galassie “indossassero” collane di perle come quella che adorna Am 1054-325. Lo studio dei processi di formazione stellare in queste strutture può dunque esserci di aiuto per comprendere ciò che accadde miliardi di anni fa.

Per saperne di più:

  • Leggi su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society l’articolo “Star clusters in tidal debris” di  M. Rodruck, J. Charlton, S. Borthakur, A. Chitre, P. R. Durrell, D. Elmegreen, J. English, S. C. Gallagher, C. Gronwall, K. Knierman, I. Konstantopoulos, Y. Li, M. Maji, B. Mullan, G. Trancho, W. Vacca