LA MINISTRA BERNINI: «SCELTA STRATEGICA PER UN PAESE AMBIZIOSO»

Einstein Telescope, 950 milioni di euro dal governo

Il governo italiano è pronto a sostenere l’impegno finanziario per ospitare nel nostro Paese la grande infrastruttura di ricerca per lo studio delle onde gravitazionali che l’Italia si è candidata a realizzare in Sardegna. Marco Tavani (presidente Inaf): «L'Italia si propone a svolgere un ruolo di leadership mondiale dell'astrofisica delle sorgenti delle onde gravitazionali»

     13/12/2023

Un momento dell’evento svoltosi il 6 giugno 2023 presso la Sede Centrale dell’Inaf a Roma nel quale il governo ha ufficializzato la candidatura italiana per ospitare l’Einstein Telescope in Sardegna. Crediti: Mur

Il governo italiano è pronto a sostenere l’impegno finanziario per ospitare nel nostro paese l’Einstein Telescope (Et), la grande infrastruttura di ricerca per lo studio delle onde gravitazionali che l’Italia si è candidata a realizzare in Sardegna, nell’area di Sos Enattos, a Lula.

Il governo ha indirizzato ad Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), ente coordinatore della candidatura italiana per Et, una lettera con la quale conferma l’impegno, istituzionale e economico, perché la proposta sia quella vincente in sede europea.

«La volontà di realizzare Einstein Telescope in Italia è stata fortemente sostenuta dal governo. Si tratta di una scelta strategica per un Paese che vogliamo sempre più ambizioso. L’Italia è leader in Europa per la fisica, con la presenza di molte eccellenze scientifiche. Siamo convinti che Et contribuirà a rafforzare in modo decisivo la realizzazione di un ecosistema della ricerca e dell’innovazione sempre più attrattivo», ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Per ottenere l’assegnazione europea, il governo ha deciso di programmare un piano di “diplomazia scientifica” che coinvolgerà le nostre eccellenze universitarie e di ricerca, tra cui il Premio Nobel Giorgio Parisi. Sarà affidato loro un ruolo di coordinamento e divulgazione, perché sia resa nota nell’Unione la qualità della proposta italiana e quanto questa sappia rappresentare al meglio gli interessi comunitari.

«L’Istituto nazionale di astrofisica accoglie con entusiasmo la notizia dell’impegno del nostro governo a sostenere la candidatura dell’Italia a ospitare il rivelatore di onde gravitazionali Einstein Telescope», commenta Marco Tavani, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). «L’astrofisica è una componente essenziale del progetto, e l’Inaf in collaborazione con Infn e altri enti e università è in prima linea a sostenere la ricerca e lo sviluppo di strumentazione per osservazioni astrofisiche da terra e dallo spazio. L’Italia gode infatti di una comunità scientifica molto attiva da decenni nel campo dello studio di sorgenti cosmiche che possono produrre onde gravitazionali rivelabili dall’Einstein Telescope (come stelle di neutroni e buchi neri in sistemi binari). Si tratta di potenziare l’Einstein Telescope con telescopi radio e ottici da terra e a raggi X e raggi gamma dallo spazio; l’Italia può e potrà mettere in campo risorse scientifiche straordinarie per il progetto con una configurazione unica nel panorama europeo. Lo studio dell’universo lontano e dei fenomeni fisici primordiali si arricchirà di un potentissimo strumento quale l’Einstein Telescope, con l’Italia che si propone a svolgere un ruolo di leadership mondiale dell’astrofisica delle sorgenti delle onde gravitazionali».

Il sito di Sos Enattos, candidato dall‘Italia a ospitare l’Einstein Telescope. Crediti: Einstein Telescope Italy

Nella lettera del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, inviata al presidente Infn Zoccoli, si certifica tra l’altro l’importante impegno finanziario che il governo è pronto ad assumere in caso di assegnazione dell’infrastruttura. Si tratta di circa 950 milioni di euro complessivi per i nove anni previsti per la costruzione (dal 2026 al 2035). In particolare, le spese serviranno alla realizzazione e all’acquisto di beni, materiali e tecnologie. La dotazione è stata prevista tenendo conto anche dell’elevato impatto occupazionale e di indotto atteso e del ritorno in termini di coesione territoriale.

«Ringraziamo il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il significativo sostegno del nostro governo al progetto Einstein Telescope, sostegno fondamentale per la candidatura italiana della Sardegna a ospitare il futuro grande rivelatore di onde gravitazionali» commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn. «Ringraziamo il ministro Anna Maria Bernini per la grande risolutezza con cui il ministero dell’Università e della Ricerca ha sostenuto fin da subito e promuove, a livello sia nazionale sia internazionale, questa grande impresa scientifica, che rivoluzionerà lo studio del nostro universo, permettendo di raggiungere luoghi e tempi ad oggi inesplorati e inesplorabili. Einstein Telescope è un’opportunità unica non solo per la scienza e per la conoscenza, ma anche per il nostro Paese. Se riusciremo a vincere la dura competizione internazionale, e oggi la candidatura italiana è davvero la più solida, per realizzare questa grande infrastruttura scientifica in Italia, la Sardegna sarà al centro della ricerca mondiale sulle onde gravitazionali, e potrà attrarre sul proprio territorio risorse e ricercatori e ricercatrici da tutta Europa, con esiti positivi in termini di innovazione e crescita industriale, economica, sociale e culturale che interesseranno il territorio e l’intero Sistema Paese. Per disegnare il futuro ci vogliono visione e determinazione. Einstein Telescope è un investimento strategico per il futuro della Sardegna, dell’Italia, di tutti noi e, è bello dirlo, soprattutto delle nostre giovani e dei nostri giovani».

Einstein Telescope sarà un osservatorio internazionale di terza generazione all’avanguardia assoluta nella ricerca fisica e astronomica. L’Italia ha ufficializzato la sua candidatura nello scorso mese di giugno. Il sito scelto per l’infrastruttura, e cioè nell’area della miniera dismessa a Sos Enattos a Lula (in provincia di Nuoro), è considerata ottimale per le eccellenti condizioni geologiche e ambientali che può garantire.

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