LA “PASSEGGIATA SPAZIALE” SI È CONCLUSA IN ANTICIPO

Samantha Cristoforetti sette ore fra le stelle

Uscita dalla Stazione spaziale insieme al collega russo Oleg Artemyev alle 16:58 di ieri, giovedì 21 luglio, Cristoforetti è la prima europea ad aver compiuto un’attività extraveicolare. Nell’arco di quasi sette ore, i due astronauti hanno rilasciato manualmente in orbita dieci CubeSat e hanno predisposto la struttura destinata a ospitare in modo definitivo il Braccio robotico europeo sul modulo Nauka

     22/07/2022

Il rilascio del secondo CubeSat. Crediti: Nasa

Dieci piccoli satelliti rilasciati in orbita, uno dopo l’altro, via le protezioni decorate con il ritratto del padre dell’astronauta, Konstantin Tsiolkovsk e i piccoli cilindri si allontanano dalla Stazione spaziale: è cominciata così la passeggiata spaziale di Samantha Cristoforetti, la prima di un’europea. Un’attesa di oltre 50 minuti prima che venisse aperto il portello del modulo russo Poisk della Stazione spaziale, probabilmente per problemi di pressurizzazione della camera di compensazione, e l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) è stata la prima a uscire, seguita dal collega russo Oleg Artemyev, dell’agenzia spaziale Roscosmos. Entrambi indossavano la tuta russa Orlan. Era contrassegnata da strisce azzurre quella di Cristoforetti, mentre quella di Artemyev, un veterano alla sua sesta passeggiata spaziale, aveva le strisce rosse che contraddistinguono il leader dell’attività extraveicolare (Eva).

I due astronauti hanno rilasciato manualmente in orbita dieci mini-satelliti e hanno predisposto la struttura destinata a ospitare in modo definitivo il Braccio robotico europeo (Era) sul modulo Nauka. È il terzo braccio robotico finora installato sulla Stazione spaziale, dopo quelli canadese e giapponese, e il primo montato sul segmento russo. Hanno inoltre sostituito una finestra protettiva su un’unità di illuminazione della telecamera all’estremità del braccio robotico europeo, ma a quel punto il centro di controllo ha preferito interrompere l’attività extra-veicolare perché le batterie delle tute Orlan che alimentano i sistemi di sussistenza non avrebbero avuto un’autonomia sufficiente per eseguire anche l’ultimo compito in programma. Cristoforetti e Artemyev avrebbero dovuto installare un braccio telescopico dal modulo Zarya verso la camera di equilibrio di Poisk per facilitare il movimento dei membri dell’equipaggio e dell’hardware nelle future passeggiate spaziali. Questa operazione dovrà essere perciò eseguita in una prossima passeggiata spaziale, sempre relativa al segmento russo e per la quale è tutto da decidere, dai tempi agli astronauti coinvolti.

Samantha Cristoforetti e Oleg Artemyev allavoro attorno al modulo russo Poisk. Crediti Nasa

Quella di Cristoforetti e Artemyev è un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione spaziale internazionale (Iss): sono russi i CubeSat, dedicati a ricerche di radiofrequenza, è installato sul modulo russo Nauka il Braccio robotico europeo, costruito dall’Europa per la Russia, e altre operazioni riguardano la camera di compensazione dello stesso modulo, chiamato anche Mlm (Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette.

Un’attività extra-veicolare russa a tutti gli effetti, quindi, nella quale la competenza di un astronauta europeo è stata necessaria per lavorare sul braccio Era, per sostituire una finestra protettiva su un’unità di illuminazione della telecamera che si trova all’estremità. Lunghe ore di lavoro nelle quali Samantha Cristoforetti è stata in contatto costante con il centro di controllo russo a Mosca, comunicando in russo. «Come stai?», le hanno chiesto dopo il rilascio in orbita dei CubeSat. «Tutto bene».

Quella di Cristoforetti è anche la terza passeggiata spaziale per un italiano, dopo le due del collega Luca Parmitano, e la quarta per un astronauta europeo con la tuta russa Orlan (in precedenza era accaduto negli Ottanta e Novanta). È anche la passeggiata spaziale numero 251 destinata alla manutenzione e all’ampliamento della Stazione spaziale internazionale. Sono decisamente più piccoli i numeri relativi alle passeggiate spaziali che hanno avuto come protagoniste delle donne: la prima risale 1982, con la russa Svetlana Savitskaya, seguita nei decenni successivi da 13 americane, comprese Christina Koch e Jessica Meir, protagoniste nel 2019 della prima passeggiata spaziale al femminile, e dalla cinese Wang Yaping.

Se la passeggiata spaziale corona un sogno di AstroSamantha, la sua missione Minerva potrebbe riservare ancora sorprese. Potrebbe infatti essere prolungata da fine settembre a non prima del 6 ottobre e la nuova data potrebbe aprire uno spiraglio alla sua nomina a comandante della Stazione spaziale, anche se solo per un incarico di pochi giorni, ha detto Gabriele Mascetti, responsabile dell’Unità coordinamento scientifico e responsabile Ufficio volo umano dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Nella diretta organizzata dall’Asi per la passeggiata spaziale, Mascetti ha osservato che il motivo è il ritardo previsto dalla SpaceX per il lancio della missione Crew 5, che dovrebbe portare sulla Stazione spaziale il nuovo equipaggio, destinato a sostituire quello di cui fa parte Cristoforetti. Al momento, ha aggiunto, negoziati in questo senso sono in corso fra i responsabili degli astronauti di Esa e Nasa.

Guarda la diretta dell’attività extraveicolare su AsiTv:

Correzione del 28.07.2022: Jessica Meir, non Meis come inizialmente scritto, è l’astronauta della spacewalk con Christina Koch