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Racconti di fantascienza in salsa astrobiologica

Nata da una collaborazione fra l’Istituto europeo di astrobiologia e la scienziata ed editrice Julie Nováková, la raccolta di racconti “Strangest of All” accompagna i lettori in un viaggio alla scoperta della vita nell’universo, affiancando gli scenari immaginati da autori di fantascienza con le conoscenze scientifiche attuali

     20/05/2020

La copertina della raccolta

C’è qualcuno là fuori? Dalla possibilità di vita microbica su Marte e altrove nel Sistema solare attraverso la moltitudine di esopianeti scoperti e fino al paradosso di Fermi, l’astrobiologia cerca di trovare una risposta a questa storica domanda e a molte altre. Come si è originata la vita sulla Terra? Quali sono i suoi limiti fisici e che forme potrebbe assumere in condizioni differenti? Una nuova antologia di fantascienza rilasciata gratuitamente dall’Istituto europeo di astrobiologia esplora queste domande attraverso storie di fantascienza di autori di fama mondiale e saggi sulla scienza alla base di ogni storia.

L’antologia, intitolata Strangest of All (un tributo alla Guerra dei Mondi di H. G. Wells), è stata curata da Julie Nováková, autrice, editrice e scienziata che guida il gruppo di lavoro per la divulgazione dello European Astrobiology Institute (Eai), fondato nel 2019 per supportare gli studi multidisciplinari in astrobiologia in Europa e oltre i confini nazionali. Si tratta del primo progetto di divulgazione dell’Eai, di cui fa parte in qualità di core organization anche l’Istituto nazionale di astrofisica: molti sono infatti i ricercatori italiani che afferiscono all’Eai – chimici, biologi, geologi e molti astrofisici.

Il libro contiene la ristampa di alcune storie di fantascienza scritte da autori internazionali: G. David Nordley, Geoffrey Landis, Gregory Benford, Tobias S. Buckell, Peter Watts e D. A. Xiaolin Spires, con l’aggiunta di una storia scritta dalla curatrice stessa.

La prima storia, “War, Ice, Egg, Universe” di Nordley, accompagna il lettore in visita presso una civiltà acquatica che abita un mondo simile alla luna gioviana Europa, con un oceano che ricopre tutta la superficie. Il saggio di accompagnamento esplora le nostre conoscenze sulle condizioni necessarie per la presenza di vita sui satelliti di Giove come Europa e Ganimede o di Saturno come Encelado, e altri “mondi oceano”.

In “Into The Blue Abyss” di Landis, il protagonista si immerge in un oceano completamente differente: lo strato di acqua ad alta pressione su Urano dove è stata osservata una chimica significativa per la vita. Può esistere davvero la vita in quelle condizioni e gli ambienti ad alta pressione possono essere davvero uno dei più comuni habitat dell’universo?

Continuando il viaggio verso l’esterno del Sistema solare, il racconto “Backscatter” di Benford trova la vita in un posto davvero improbabile: un asteroide ghiacciato della Fascia di Kuiper, quella regione del Sistema solare cioè che si estende dall’orbita di Nettuno fino a 50 unità astronomiche (la distanza Terra-Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri). Il saggio che segue il racconto fornisce un background sulla possibilità di vita su asteroidi e comete, esplorando l’ipotesi alternativa della vita basata su silicio, sviluppatasi in posti freddi e senza acqua liquida come questi piccoli corpi rocciosi.

E ancora, nella storia “A Jar of Goodwill” lasciamo l’ambiente familiare del Sistema solare per visitare un esopianeta, nel quale la cosa più strana di tutte non è che le piante metabolizzano il cloro, ma la presenza di abitanti intelligenti simili a formiche che la protagonista dovrà affrontare. Partendo dalla teoria di una fotosintesi basata su elementi alogeni (quali, per esempio, il fluoro, cloro, bromo, eccetera) proposta nella storia possiamo quindi ipotizzare dove ci potremmo aspettare una vita così diversa da quella che conosciamo.

Una creatura ancora più strana popola il romanzo breve di Watts dal titolo “The Island”: una specie di sfera di Dyson vivente. Nel saggio scopriremo come possiamo cercare nell’universo delle sfere di Dyson, cosa hanno prodotto le campagne osservative fino a oggi e se possiamo presumere qualcosa sull’origine e sui processi mentali di un essere praticamente “impossibile” come l‘Isola.

Benford ritorna invece con il racconto breve “SETI for Profit”, un’interessante interpretazione su come far rivivere l’interesse per il progetto Seti. Quali sforzi sono stati fatti finora per ascoltare potenziali messaggi extraterrestri e quali possiamo aspettarci per il futuro? L’argomento di Seti è inestricabilmente legato con il paradosso di Fermi, uno dei temi del racconto “But, Still, I Smile” di Spires. Come si può spiegare il paradosso con ciò che sappiamo finora, e in che modo la spiegazione che viene data nella storia è collegata alla realtà? Alla fine, nella storia aggiuntiva “Martian Fever” di Nováková, la biologa curatrice dell’antologia, daremo uno sguardo a un’esplorazione di Marte finita male, ai rischi della contaminazione biologica interplanetaria e alla questione della planetary protection.

Ogni storia è accompagnata non solo da un saggio scientifico – completo di riferimenti – per quei lettori che vogliano approfondire l’argomento, ma anche da alcune idee per discussioni e compiti in classe – più adatti a studenti delle scuole superiori e universitari. Ad esempio, come ideare un messaggio per una civiltà aliena potenzialmente in ascolto, tenendo presente ciò che sappiamo sulle differenze sensoriali e cognitive tra le specie sulla Terra. Tutte domande, queste, per le quali non c’è ancora una risposta definitiva ma che, proprio per questo, dovrebbero suscitare ancor più curiosità.

Per scaricare l’antologia: