APPUTAMENTO ALL’ALBA DEL 21 GENNAIO

Eclisse di Luna, istruzioni per l’uso

In questo articolo di Mauro Messerotti, ricercatore all’Inaf di Trieste, tutte le informazioni per seguire al meglio il fenomeno. Certo, occorrerà alzarsi prima dell’alba, ma ne varrà la pena: per la prossima eclisse totale di Luna visibile in tutta la fase di totalità occorrerà infatti attendere una decina d’anni, fino al 31 dicembre 2028

     16/01/2019

L’allineamento fra Sole, Terra e Luna durante l’eclisse. Crediti: Mauro Messerotti / Inaf

Lunedì 21 gennaio 2019 si verificherà un’eclisse totale di Luna. Il fenomeno di osserva quando il Sole, la Terra e la Luna sono allineati e quindi la Terra, nascondendo la luce del Sole alla Luna, proietta su di essa un cono di penombra ed un cono d’ombra, che sono coassiali.

Il moto della Luna determina la sua entrata nel cono di penombra della Terra nella fase iniziale dell’eclisse, e ciò corrisponde ad una lieve diminuzione dell’intensità della luce solare riflessa dalla superficie lunare, difficile da identificare ad occhio nudo. Quindi la Luna entra nel cono d’ombra della Terra, dando origine alla fase di eclisse parziale: progressivamente la luce del disco lunare diminuisce sensibilmente.

Quando la Luna si trova interamente all’interno del cono d’ombra, inizia la fase di eclisse totale: il disco lunare ha una luminosità molto più bassa e la luce riflessa acquisisce una colorazione bruno-rossastra, che dipende dalla colorazione che la luce solare assume attraversando gli strati al bordo esterno dell’atmosfera terrestre. La fase di eclisse totale dura per tutto il tempo in cui la Luna è completamente immersa nel cono d’ombra. Quando comincia ad uscirne l’eclisse è parziale, fino all’uscita dal cono d’ombra, che sancisce la fine dell’eclisse parziale e l’ingresso nel cono di penombra. L’uscita dal cono di penombra definisce la fine dell’eclisse, quando la Luna riacquista la luminosità originaria.

Tabella con gli orari relativi alle coordinate di Trieste (cliccare per ingrandire). Crediti: Mauro Messerotti / Inaf

L’eclisse del 21 gennaio non sarà visibile in tutte le sue fasi, poiché la Luna tramonta prima della fine dell’eclisse parziale, ma tutta la fase di eclisse totale sarà, condizioni meteorologiche permettendo, ben visibile presto al mattino e durerà un’ora e 2 minuti. Al centro dell’eclisse, alle 06:12, la Luna si troverà a 14 gradi di altezza sull’orizzonte nella costellazione del Cancro in direzione Ovest-Nord-Ovest. Le circostanze dell’eclisse – calcolate per la città di Trieste – sono riportate nella tabella qui a fianco. Le circostanze riportate sono valide per tutta l’Italia: ciò che cambia è l’ora del tramonto della Luna e quindi la visibilità delle ultime fasi del fenomeno. Ad esempio, mentre a Trieste la Luna tramonterà alle 07:47, l’orario per Catania sarà circa mezz’ora prima, alle 07:18, precludendo la visione di buona parte della fase finale dell’eclisse di penombra. Ad Aosta, al contrario, avverrà circa mezz’ora più tardi, alle 08:14 – rendendo così visibile anche parte della fase finale dell’eclisse di penombra.

Nel periodo 2001-2050 si hanno 21 eclissi totali di luna visibili, di cui 10 interamente e 11 solo la fase di totalità ma non tutte le altre fasi. La prossima eclisse totale di Luna di cui sarà visibile tutta la fase di totalità avverrà tra 9 anni 11 mesi e 10 giorni (31 dicembre 2028). La prossima eclisse totale di Luna visibile in tutte le sue fasi avverrà tra 10 anni 10 mesi 29 giorni (20 dicembre 2029).

Quindi, nonostante l’orario antelucano, vale la pena di osservare questo fenomeno – visibile tranquillamente a occhio nudo, senza alcuna protezione per la vista, anche se un binocolo consente di osservare meglio la superficie della Luna in eclisse – perché altrimenti bisognerà attendere quasi 10 anni prima di avere l’opportunità di vederne uno simile.

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