LO SCATTO È D’UN REVISORE CONTABILE DI TORINO

La Luna d’ottobre fra le foto più belle

Il Reale Osservatorio di Greenwich ha appena reso nota la rosa dei finalisti, selezionati fra oltre un migliaio di partecipanti da tutto il mondo, per l’ambito titolo di miglior Fotografo d’astronomia del 2013. Uno di loro è l’italiano Stefano De Rosa. Media INAF lo ha intervistato.

     02/08/2013
"Hunter’s Moon over the Alps", la fotografia di Stefano De Rosa giunta in finale

“Hunter’s Moon over the Alps”, la fotografia di Stefano De Rosa giunta in finale al concorso

C’è il disco del Sole con neri filamenti che vi danzano in superficie. C’è la Via Lattea che incombe maestosa su un arco di roccia nel Dorset o sulla parabola del radiotelescopio di Parkes. C’è Eta Carinae, l’immancabile aurora boreale… tutto il cielo al suo massimo splendore nelle quindici fotografie, al confine fra arte e astronomia, giunte in finale per l’edizione 2013 del concorso Astronomy Photographer of the Year, organizzato dal Reale Osservatorio di Greenwich. La galleria completa la trovate su Flickr. Prendetevi tempo, perché parliamo di oltre mille foto. Questo solo per l’edizione 2013, la quinta di questo fortunato concorso internazionale.

E fra i maghi dell’obiettivo rimasti in gara per l’ambitissimo titolo di miglior Fotografo d’astronomia dell’anno c’è anche l’italiano Stefano De Rosa, un 46enne di Torino che ha stregato la giuria con uno spettacolare tramonto di Luna sulle Alpi. Siamo andati a conoscerlo.

Fotografo e astronomo: quale delle due per passione, quale per professione, De Rosa?

«Per professione nessuna delle due, sono un revisore contabile. Ma per passione entrambe. Sono appassionato di astronomia fin da ragazzo, mi sono avvicinato all’astrofotografia paesaggistica circa quattro anni fa e, con mia grande soddisfazione (e stupore…), le mie foto hanno ben presto cominciato a ricevere riscontri molto positivi, tanto che la NASA ha selezionato la mia immagine “Not a Blue Moon” come APOD del primo gennaio 2010. Nell’ambito della mia attività fotografica, dedico molto tempo a pianificare scatti che consentano di ritrarre con potenti teleobiettivi la Luna ed il Sole mentre sorgono o tramontano accanto agli splendidi monumenti e paesaggi di Torino e dintorni. I miei lavori includono anche riprese a largo campo di congiunzioni lunari e planetarie nonché di fenomeni atmosferici».

È la prima volta che partecipa ad Astronomy Photographer of the Year?

«No, ho cominciato a partire dall’edizione del 2010. E ogni anno il numero di partecipanti aumenta sempre di più: quest’anno le foto inviate sono state circa 1.200, suddivise nelle tre principali categorie: “Terra e Spazio”, “Il nostro sistema solare” e “Spazio profondo”».

Quando le hanno comunicato che fra le opere rimaste in gara c’era anche la sua?

«Ho ricevuto la conferma dell’inclusione nella shortlist tramite un messaggio via e-mail di un rappresentante dell’Osservatorio Reale di Greenwich  già l’11 luglio scorso. Non è stato reso noto il numero di fotografi selezionati: le foto pubblicate sui notiziari online nei giorni scorsi sono soltanto una parte di quelle incluse nella shortlist».

Ma la sua Luna è senz’altro fra queste. Che cosa ritrae?

La foto selezionata rappresenta la Luna piena – la Hunter’s Moon di ottobre – mentre tramonta “sulla” cima del Rocciamelone. Ho effettuato lo scatto il 30 ottobre del 2012 da un belvedere della collina torinese con una Canon 5D Mark II e un teleobiettivo da 373 mm».

È stato difficile realizzarla? Com’è andata?

«Avevo pianificato “l’incontro ravvicinato” pochi giorni prima e mi sono recato sul posto prestabilito poco prima dell’alba.  Ricordo che fino a qualche minuto prima dello scatto la Luna era nascosta dietro le nuvole. Stavo ormai desistendo, quando mi sono detto: perché non aspettare ancora un po’… non si sa mai… Fortunatamente, la mia pazienza è stata premiata: qualche minuto dopo, la porzione di cielo con la Luna si è liberata e la luce del Sole che stava sorgendo nella direzione opposta ha cominciato a tingere di rosso le cime innevate del Rocciamelone. Tempo quattro giorni e la foto era sul sito della NASA

E ora che succede?

«I vincitori per le varie categorie e il vincitore generale, che sarà dichiarato Astronomy Photographer of the Year per il 2013, saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione, che si terrà all’Osservatorio di Greenwich la sera del 18 settembre prossimo. Al vincitore generale andranno 1.500 sterline, mentre per i vincitori delle singole categorie è previsto un premio di 500 sterline. Ulteriori premi, nell’ambito delle singole categorie, sono previsti per il secondo, il terzo ed il quarto classificato».

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