
Ma come possono i vulcani di un satellite che ha le dimensioni della nostra Luna influenzare in modo così determinante il più grande pianeta del Sistema solare? Tutto nasce dai vulcani di Io, che eruttano poderosi getti di gas, gran parte dei quali sfuggono al suo campo gravitazionale e vanno ad alimentare una enorme “ciambella” di particelle ionizzate che si trova attorno al pianeta. Questa struttura a sua volta interagisce con il campo magnetico di Giove, e può influenzarne la sua attività aurorale al variare delle sue dimensioni e della quantità di materia in essa contenuta. Per verificare queste previsioni, i ricercatori hanno analizzato le osservazioni compiute da Terra e dallo spazio di uno degli elementi chimici presenti in questo anello di particelle, ovvero il sodio. In particolare, i dati raccolti nel maggio del 2007 indicano un aumento significativo di sodio attorno a Giove dovuto a un periodo di intensa attività vulcanica su Io. Poco dopo questo incremento, è stata notata una sensibile diminuzione dell’emissione radio nella banda ettometrica (HOM) proveniente dal pianeta, indice di una attività aurorale indebolita. Per gli scienziati i due comportamenti sarebbero tra loro legati da una relazione di causa-effetto. Insomma, nel Sistema solare non tutte le eruzioni sembrano portare gli stessi effetti. Se quelle solari accendono le aurore sulla Terra, quelle di Io le spengono su Giove.






