PERICOLI VERI E IMMAGINARI

Chi ha paura dell’asteroide?

Il passaggio di Toutatis ha riproposto la paura dell'impatto con un asteroide, che dagli anni Novanta è diventata un vero classico mediatico, cui hanno contribuito alcuni popolari film hollywoodiani. Un pericolo reale ma remoto. Ne parla Emilio Sassone Corsi.

     14/12/2012

 

Qualche giorno fa la trasmissione radiofonica Caterpillar, un cult per chi segue RAI Radio2, mi ha brevemente intervistato, come accade spesso quando si parla di qualcosa di astronomicamente rilevante, per chiedermi di Toutatis: un Near Earth Object (NEO) che ha sfiorato la Terra passando a circa 6,9 Milioni di km da noi la mattina del 12 Dicembre. Molti organi d’informazione ne hanno parlato in maniera catastrofista ma, fortunatamente, hanno chiaramente detto che è passato piuttosto distante. Si tratta di una distanza che è quasi 20 volte la distanza Terra-Luna, che si trova a soli 384.000 km da noi: nessuna paura, quindi.

Da qualche decina di anni si è sviluppato l’incubo dell’asteroide che ci cade sulla testa e che annienta l’umanità. Beninteso: il pericolo è reale, ma la probabilità è molto bassa. Faccio risalire la fobia dell’asteroide alla fine della guerra fredda tra Stati Uniti e URSS e alla caduta del Muro di Berlino intorno alla fine degli anni ’80. Molto tempo prima la NASA aveva conquistato la Luna, nel ’69, dando un sonoro smacco ai sovietici, e al crollo del Muro gli USA si ritrovarono senza più nemici con cui combattere: era, per così dire, scoppiata la pace. E non era ancora il tempo di Osama Bin Laden, dell’11 settembre, del fondamentalismo islamico.

Poco più tardi, attorno alla fine degli anni Novanta,  uscirono, forse su sollecitazione della stessa NASA preoccupata del taglio dei fondi per le missioni spaziali, diversi film catastrofici con un asteroide protagonista. Tra i più noti sicuramente ricordo Armageddon, con Bruce Willis e Ben Affleck, e Deep Impact ,con Robert Duvall e Vanessa Redgrave. Ci fu anche una miniserie televisiva, piuttosto brutta, chiamata Asteroid che andò in onda in America sulla NBC e fu poi riproposta su molti altri network di vari Paesi. Tutto ciò ha alimentato nella popolazione la paura dell’asteroide, e nella comunità scientifica la volontà di indagare a fondo. Sono nati gruppi di studio internazionali per la ricerca dei NEO, con telescopi robotizzati dedicati alla ricerca e alla determinazione sempre più accurata delle loro orbite. Ne sono stati scoperti molte migliaia ma probabilmente ce ne sono altre molte migliaia ancora da scoprire.

Gli astronomi che lavorano allo Sloan Digital Sky Survey, uno dei più ambiziosi progetti dell’astronomia moderna, ha stimato che c’è una possibilità su 5000 che un asteroide colpisca in modo catastrofico la Terra nei prossimi cento anni. L’ultimo grande evento di impatto con la Terra che la storia umana ricordi è quello del 30 giugno 1908 avvenuto a Tunguska, una remota e disabitata località della Siberia. Più che un asteroide in quel caso fu probabilmente una cometa ad esplodere ad alcune migliaia di metri dal suolo abbattendo gli alberi per diverse centinaia di chilometri.

Un asteroide considerato pericoloso dalla comunità scientifica è 99942 Apophis, scoperto nel 2004. Si tratta di un grosso pietrone di 320 m di diametro che gironzola su un’orbita molto simile a quella della Terra. Il 13 Aprile 2029 si troverà veramente molto vicino alla Terra, i calcoli orbitali dicono che si troverà ad appena 30.000 km e sarà ben visibile ad occhio nudo. Non colliderà con la Terra e la probabilità che ci sia un impatto con la Terra nel passaggio successivo, nel 2036, è valutata in una su 250.000. Apophis è relativamente piccolo rispetto a Toutatis (5 km) ma, se si schiantasse sulla Terra, produrrebbe un cratere di diverse decine di chilometri. Per fare un paragone, se vi trovate ad andare in Arizona, potrete ammirare il bellissimo Meteor Crater: in mezzo al deserto c’è un buco quasi perfettamente circolare profondo quasi 200 m e largo 1,5 km prodotto da un asteroide che si presume fosse di soli 50 m di diametro che impattò circa 50.000 anni fa.

Andando molto più indietro nel tempo, circa 65 Milioni di anni fa probabilmente un asteroide del diametro di circa 10 km fu la causa dell’estinzione dei dinosauri e della gran parte degli esseri viventi. Si presume che, statisticamente, un impatto con la Terra di un asteroide di quelle dimensioni possa avvenire ogni cento milioni di anni.

Non possiamo dire quando avverrà il prossimo grande impatto, ma cento milioni di anni sono un periodo di tempo enormemente lungo se messo a confronto con la comparsa dell’Uomo sulla Terra, avvenuta circa 200.000 anni fa. È più probabile che l’Uomo possa estinguersi a causa dell’uso scellerato del nostro pianeta che per un asteroide che ci cade sulla testa!