
In particolare si sono concentrati su Algol, che in arabo significa “stella del demonio”. È una stella binaria a eclisse, e gli egizi tre millenni fa osservavano le sue variazioni di luminosità per “prevedere” giornate più favorevoli e altre meno.
Gli astronomi finlandesi hanno rispolverato il calendario egiziano Cairo 86637, scoprendo che si tratta probabilmente del più antico e meglio conservato documento storico di osservazione a occhio nudo di una stella variabile.
Per ogni giorno dell’anno, gli antichi egizi avevano previsto una divisione in tre parti. Ad ogni sezione del giorno veniva poi riferita una buona o una cattiva previsione. Le analisi dei ricercatori finlandesi hanno rilevato che le previsioni nel calendario egizio sono scandite da due periodi ricorrenti. Uno è di circa 29,6 giorni, ed è chiaramente corrispondente al ciclo lunare. L’altro di 2,85 giorni, è invece riferito al periodo di variazione di Algol, dove la stella minore eclissa la più luminosa proprio con un periodo di 2,867 giorni. Questo fenomeno è facilmente osservabile anche ad occhio nudo.
Lauri Jetsu, membro del gruppo di ricerca sottolinea che il periodo di variazione di Algol è aumentato nel corso di 3000 anni di circa 0,017 giorni, “a causa di un trasferimento di massa tra le due stelle della binaria a eclisse”.
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