IL CONTRIBUTO DELL’OSSERVATORIO DI CATANIA

La scuola carceraria e la vita delle stelle

Si chiama l'astronomia dei luoghi del disagio, promosso dall'Osservatorio Astrofisico di Catania dell'INAF, e ha visto la lezione di Antonino Francesco Lanza alla casa circondariale di Catania.

     24/03/2012

Si chiama “L’Astronomia nei luoghi del disagio” ed è un programma che si rivolge a strutture e contesti che non sono  normalmente coinvolti nelle iniziative di divulgazione scientifica, promosso dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania.

Nell’ambito di tale programma gli astronomi dell’INAF sono stati ben lieti di tenere, accettando l’invito di Salvatore Scupolito, docente dell’IPSSAR “Karol Wojtyla” di Catania e della Scuola Carceraria, una lezione per le alunne e gli alunni dei corsi di scuola primaria e secondaria di primo grado della Casa Circondariale di Piazza Lanza.

L’incontro, voluto dalla direttrice della struttura, Elisabetta Zito, è stato organizzato, oltre che dal già citato Prof. Scupolito, anche dal coordinatore degli educatori Giuseppe Avelli e dall’educatore Franco Furno.

Il tema scelto, “La vita delle stelle” è stato illustrato da Antonino Francesco Lanza, astronomo dell’Osservatorio di Catania. Con l’ausilio di numerose immagini ottenute dai più moderni strumenti, quali i telescopi spaziali “Hubble” e  “Spitzer”, il relatore ha descritto le varie fasi, dalla loro formazione alla loro scomparsa, della vita delle stelle, soffermandosi in particolar modo sulla stretta relazione tra la vita sulla Terra e quanto avviene all’interno di molte stelle.

“Senza la produzione da parte delle stelle di elementi chimici quali il Carbonio e l’Ossigeno, che successivamente rilasciati nel Cosmo si rendono disponibili per la formazione di nuove stelle e pianeti, la vita sulla Terra, almeno come noi la conosciamo, non sarebbe stata possibile”, ha affermato Lanza.

L’incontro ha riscosso un notevole successo, come ampiamente testimoniato dalle numerose domande poste al relatore dagli alunni. “E’ stata per me una grande emozione – ha dichiarato alla fine della conferenza Antonino Francesco Lanza – provare a trasmettere la passione per l’Astronomia a persone oggi in difficoltà, ma che speriamo possano presto, anche grazie all’opera educativa svolta all’interno del penitenziario, ritrovare una degna collocazione nella società”.

L’interesse per incontri formativi di questo tipo è stato ulteriormente ribadito  dalla vice-direttrice della Casa Circondariale, Francesca Fioria, e dal comandante del servizio di sicurezza, Salvatore Tramontana, presenti all’incontro.

Prossimo appuntamento a maggio.