A MATTEO VIEL 900MILA EURO DI FONDI EUROPEI

Finanziamento intergalattico

Lo European Research Council ha assegnato a Matteo Viel, ricercatore dell’INAF di Trieste, un finanziamento di ben 900mila euro. Scopo del grant è permettere al giovane scienziato di creare un gruppo di ricerca indipendente per lo studio del mezzo intergalattico.

     23/11/2010

Matteo Viel

Novecentomila euro sono un bel gruzzolo, non c’è che dire. E aggiudicarseli per condurre la ricerca dei propri sogni, com’è appena riuscito a fare Matteo Viel, ricercatore 35enne dell’INAF-Osservatorio astronomico di Trieste, è una soddisfazione che non ha paragoni. Ma più della cifra in sé, ad allargare il cuore è l’obiettivo dichiarato di questa tipologia di finanziamenti. Si chiamano «Starting Independent Researcher Grant», e lo European Research Council li ha pensati esplicitamene per aiutare i giovani scienziati a compiere il salto più difficile: dal lavorare sotto supervisione al diventare ricercatori indipendenti. Leader di un team formato da persone scelte in totale autonomia, dunque, e con mezzi economici adeguati, così da poter condurre le proprie ricerche in modo, appunto, indipendente. Senza più esser costretti ad attendere per decenni il proprio turno.

Matteo Viel ha già le idee piuttosto chiare, su come utilizzare i suoi 900mila euro: «Una parte la investirò in borse di studio per attirare i quattro ricercatori, possibilmente internazionali, con i quali andrò a formare il mio team di ricerca. Il resto ci servirà per entrare a far parte di una collaborazione americana, la Sloan Digital Sky Survey, che attualmente rappresenta lo stato dell’arte per lo studio dell’universo ad alto redshift».

Scopo del progetto è lo studio del mezzo intergalattico, ovvero la materia diffusa che si trova fra una galassia e l’altra. «Cercheremo di far luce su tre problematiche specifiche», spiega Viel. «La prima è vedere come questa materia è distribuita e come “traccia” la materia oscura sottostante per poter capire lo stato dinamico del nostro universo; la seconda è analizzare come le particelle elementari influenzano le proprietà del mezzo stesso; infine, studiare l’interazione tra il mezzo e le galassie per comprendere come queste ultime si formano e come contaminano il mezzo intergalattico attraverso gli elementi chimici processati durante la formazione stellare».

Una grande opportunità, questo finanziamento, non solo per Viel, ma per l’intero Osservatorio astronomico di Trieste, che agli Starting Independent Researcher Grant comincia a farci l’abitudine: nel 2009, 750mila euro erano andati a Gabriella De Lucia, astrofisica di 33 anni. All’epoca all’estero, De Lucia ha deciso di tornare in Italia, e di formare il suo team indipendente proprio a Trieste.

In quest’intervista, Matteo Viel descrive il suo progetto di ricerca e il percorso che ha seguito per arrivare all’ambito grant. Dando anche alcuni suggerimenti a chi volesse seguire la stessa strada. Sentiamo:

[audio:https://www.media.inaf.it/audio/20101122-matteo-viel.mp3|titles=Matteo Viel intervistato da Marco Malaspina]