L'eruzione in Islanda fotografata da Marco Fulle dell'Osservatorio astronomico di Trieste. Lo scatto è stato pubblicato oggi sul sito della NASA “Astronomy Picture of the Day”
I lampi squarciano il cielo e illuminano nella notte la spaventosa colonna di cenere che fuoriesce dalla bocca del vulcano Eyjafjallajökull, in Islanda. Questo suggestivo scatto è opera dell’astronomo Marco Fulle dell’INAF-Osservatorio astronomico di Trieste. La fotografia è stata pubblicata sul sito della NASA nella sezione “Astronomy Picture of the Day”. La NASA spiega perché l’eruzione abbia avuto proporzioni così esagerate, tali da mandare in tilt i trasporti aerei di mezza Europa e scatenare l’emergenza.
In realtà, né la prima eruzione iniziata il 20 marzo, né la seconda, sfogata lo scorso 14 aprile, sono state eccezionalmente potenti. A creare una nube di cenere così estesa è stata piuttosto la dinamica della seconda eruzione, avvenuta sotto il centro di un piccolo ghiacciaio. L’esplosione ha sciolto una grande quantità di ghiaccio che successivamente, raffreddandosi, si è frammentato in lava e solidificato in particelle vetrose che sono state sollevate in aria insieme al pennacchio di cenere del vulcano.
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