STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE

Lo shuttle porta il “made in Italy” a bordo

Partenza senza problemi per lo shuttle Endeavour, con a bordo due moduli destinati alla Stazione Spaziale Internazionale: Node-3 e Cupola, costruiti grazie all’esperienza della Thales Alenia Space e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Ma qual è il futuro della Stazione Spaziale? Lo abbiamo chiesto a Enrica Battifoglia, giornalista scientifica dell’Ansa, e Giovanni Bignami, associato dell’Inaf- Istituto Nazionale di Astrofisica.

     08/02/2010

Partenza senza problemi per lo shuttle Endeavour, con a bordo due moduli destinati alla Stazione Spaziale Internazionale: Node-3, detto anche Tranquility, e Cupola.

Costruiti grazie all’esperienza della Thales Alenia Space e dell’Agenzia Spaziale Italiana, questi due moduli confermano il ruolo fondamentale che il nostro Paese ricopre a livello tecnologico per quanto riguarda la parte europea della Stazione Spaziale.

Ma come verranno utilizzati questi nuovi componenti? E quale futuro attende la Stazione Spaziale?

Lo abbiamo chiesto a Enrica Battifoglia, giornalista scientifica dell’Ansa, e Giovanni Bignami, associato dell’Inaf- Istituto Nazionale di Astrofisica.

Enrica Battifoglia parla del ruolo dei due moduli:

Giovanni Bignami parla dei due moduli e del futuro della Stazione Spaziale Internazionale: