IL CONCEPT DELLA LOCKHEED MARTIN

La nuova casa mobile della Nasa per la Luna

Nostalgici del Lem? Ecco il progetto per il nuovo modulo lunare della Nasa, una navicella riutilizzabile a quattro posti che, in un futuro non troppo distante, potrebbe fare la spola tra la superficie del nostro satellite e il Gateway, una piccola stazione spaziale da posizionare in orbita lunare

     05/10/2018

Illustrazione di come potrebbe apparire il nuovo modulo lunare Nasa. Crediti: Lockheed Martin

Al Congresso internazionale di astronautica (Iac2018) in svolgimento a Brema, in Germania, la Lockheed Martin ha rivelato l’idea progettuale per il futuro modulo lunare, mostrando come tale navicella riutilizzabile si inserisca nel più ampio progetto Nasa del cosiddetto Gateway lunare, ovvero di una piccola stazione spaziale orbitante attorno al nostro satellite, che funga da punto d’attracco per missioni sulla medesima Luna ma anche verso Marte.

I disegni del modulo lunare abitabile presentati a Brema mostrano un sistema a singolo stadio completamente riutilizzabile, che i tecnici della Lockheed Martin spiegano incorporare tecnologie di volo già collaudate dalla capsula Orion della Nasa.

Nella sua configurazione iniziale, il modulo lunare potrebbe accogliere un equipaggio di quattro persone e circa una tonnellata di carico utile, permettendo due settimane di permanenza sulla superficie della Luna senza necessità di tornare al Gateway per il rifornimento.

Il peculiare posizionamento orbitale del Gateway lunare sarà studiato proprio per permettere l’accesso globale della superficie lunare al modulo di discesa. Fornendo la possibilità di visitare più siti con la stessa navicella riutilizzabile, secondo i progettisti il modulo lunare potrà servire per diverse missioni, sia commerciali che scientifiche, proposte dalla comunità astronautica internazionale, in aggiunta al progetto di esplorazione “sostenibile” della Luna portato avanti dalla Nasa, per il quale il lander viene specificamente sviluppato.

Il modulo lunare agganciato al Gateway, una piccola stazione spaziale da posizionare in orbita lunare.
Crediti: Lockheed Martin

«Il Gateway è la chiave per la completa, frequente e veloce riutilizzabilità di questo modulo lunare», ha spiegato durante la presentazione Tim Cichan, responsabile dell’esplorazione spaziale alla Lockheed Martin Space. «Dal momento che questa navicella non dovrà sopportare le condizioni estremamente dure che si verificano al rientro in atmosfera terrestre, può essere fatta volare diverse volte nel corso della sua vita operativa senza bisogno di manutenzioni significative e costose. Questo è uno dei vantaggi principali del Gateway e di un approccio modulare, flessibile e riutilizzabile per l’esplorazione dello spazio profondo».

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