INAF PARTECIPA CON #ASTRONOMYFORABETTERWORLD

Scienza a tutto tondo al Focus Live di Milano

Annalisa Scarrone, cantante e fisica, Marco Malvaldi, scrittore e chimico, Salvatore Aranzulla, il re degli smanettoni. Insieme a scienziati più ortodossi (forse), come Marica Branchesi, Massimo Tarenghi e Roberto Ragazzoni. Ci saranno anche un fuoriclasse di nome Alberto Angela e una ragazzina dalle trecce rosse di nome Martina Tremenda. Volendo, potete intervistarla

     06/11/2018

Non poteva che essere Piero Angela l’ospite d’onore che aprirà il primo Focus Live, la nuova kermesse scientifica rivolta al grande pubblico, prevista dall’8 all’11 novembre presso il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, a Milano.

Un Festival, quello di Focus, tutto dedicato al futuro, com’è nello stile del “mensile più letto dagli italiani”. Sei aree tematiche – Homo, terra, tecnologia, scienza, spazio ed esperienze – distribuite in cinque padiglioni, con decine di laboratori e oltre cento incontri, dibattiti e spettacoli che compongono un’esplorazione dei semi del domani. Nell’idea di scegliere i migliori fra i tanti possibili.

Tecnologia, genetica, medicina, ma anche fisica, chimica, astrofisica, geologia, saranno i grandi protagonisti delle quattro giornate di Milano, che coinvolgeranno, accanto a scienziati di fama come Marica Branchesi o l’astrofisico dell’Eso Massimo Tarenghi, anche alcuni outsider della scienza, come Annalisa Scarrone, cantante e fisica, e Marco Malvaldi, scrittore e chimico.  Senza trascurare Salvatore Aranzulla: alzate la mano se non avete mai utilizzato uno dei suoi suggerimenti online per risolvere uno dei vostri problemi informatici.

In tanto parterre, non poteva mancare l’Inaf, a partire dal planetario dell’Osservatorio di astrofisica e scienza dello spazio di Bologna, gestito dall’associazione Sofos, che propone ben 18 turni di visite e spettacoli. Mentre per i palati più speculativi e curiosi il direttore dell’Osservatorio di Padova Roberto Ragazzoni rifletterà su un’indagine scientifica appena iniziata, ma che ha già dato risultati straordinari: sono ormai migliaia, infatti, i pianeti scoperti attorno a stelle diverse dal Sole.

Ospite dello Speaker’s Corner del Festival, Ragazzoni ci condurrà attraverso le fantasie planetarie più sfrenate: pianeti giganti in orbite improbabili, nuovi mondi potenzialmente simili al nostro ma con una superficie almeno dieci volte maggiore. Orbite bizzarre e rotazioni sincrone, a volte attorno a coppie o terne di stelle che rendono il fenomeno delle stagioni terrestri, al confronto, di una noia mortale.  Insomma, come diceva il mio barbiere Florio, “deh, l’hai visto te ir cielo: c’è parecchia più roba lassù di quel che di’a ir tu’ babbo” (ovvero lo hai visto tu il cielo: ci sono molte più cose lassù di quanto non dica tuo padre), equivalente piombinese della classica esclamazione di Amleto: “ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia.”

Ma anche Stefania Varano, dell’Istituto di radioastronomia dell’Inaf di Bologna ed esperta in attività inclusive, nel suo intervento nello Speaker’s Corner, stimolerà la fantasia dei visitatori: A touch of the universe e Inspiring stars sono due progetti internazionali di astronomia inclusiva voluti e sostenuti dai ricercatori non vedenti o ipovedenti dell’International Astronomical Union (Iau). Grazie a una collaborazione fra l’Osservatorio astronomico dell’Università di Valencia e altri istituti, fra i quali Inaf (Brera, Padova e Ira di Bologna), con il solo uso del tatto si potranno esplorare la Luna, Marte, Venere e quel che resta di una supernova. Un percorso emozionante attraverso il quale si toccherà il cielo stellato con tutti i sensi, attraverso le dita della fantasia.

Martina Tremenda. Crediti: Angelo Adamo/Inaf

E non è finita qui: Jader Monari, responsabile della Stazione di radioastronomia di Medicina, sarà il ranger astrofisico di un “Safari cosmico”, alla scoperta dell’astrobiologia: una nuova scienza che indaga origine, evoluzione e possibile diffusione della vita nell’universo. Mentre John Brucato sfiderà lo zoologo dell’Università del Salento Ferdinando Boero: qual è la scienza più utile all’uomo? Un gioco scanzonato, con una conclusione ovvia, che però non vi diciamo. Infine, la protagonista più attesa: Martina Tremenda. Sì, proprio lei: reduce dal debutto al Festival di Genova, Martina ha deciso di fare tappa anche al “Leonardo da Vinci” di Milano e di raccontare la propria storia per ben tre volte: sabato, in Sala Colonne, alle 11, alle 16 e alle 19. Di nuovo, come è nel suo stile, a sfidare gli stereotipi di genere: una ragazzina di 12 anni, con la sua astronave a pedali, che se ne va a esplorare il cosmo, mettendosi in gioco e rompendo continuamente le regole.  Anche lei avrà a che fare con Amleto, un topo extraterrestre con un dubbio di base: è un topo o un gatto? Dopo ciascuno dei tre spettacoli, i bambini avranno l’occasione di dialogare con attori, registi e astrofisici.

#astronomyforabetterworld, questa la vision dell’Inaf mutuata dalla Iau. E cerchiamo sempre di sviluppare proposte coerenti: in modo spesso ironico, a volte leggero, ma sempre di grande professionalità e intensità, questa è la sfida che ci siamo posti.  Vogliamo mostrare come la ricerca astronomica permetta di immaginare un mondo migliore dell’attuale e, soprattutto, di migliorare il nostro. Passo dopo passo, scoperta dopo scoperta.

PS: iniziano ad arrivarci richieste d’intervista a Martina Tremenda. Volendo si può fare: quando non è in giro con la sua astronave a pedali o a conoscere qualche alieno che possa offrirle il suo punto di vista sul nostro pianeta, Martina è piuttosto disponibile. Inoltrate le vostre richieste attraverso il profilo facebook @martinatremendanellospazio

Integrazione del 12.11.2018: sono stati aggiunti aggiunti gli eventi di astrobiologia