AL VIA A BERLINO IL CONGRESSO EPSC 2018

Quando i mondi s’incontrano

Una settimana fitta d’incontri nella capitale tedesca per l’edizione annuale del Congresso europeo di scienza planetaria, dedicato alle ultime novità in tutti gli ambiti della planetologia e delle tecnologie relative. Un’edizione che, in ambito europeo, ha fatto segnare un record di partecipanti

     17/09/2018

Ice breaker reception di domenica pomeriggio all’Epsc 2018. Crediti: Twitter @europlanetmedia

Si apre oggi all’Università Tecnica di Berlino l’edizione annuale di Epsc, il Congresso europeo di scienza planetaria, che si concluderà il prossimo 21 settembre. Epsc è il principale incontro annuale specificamente dedicato alla planetologia, con un fitto programma di presentazioni riguardanti tutti gli aspetti della scienza planetaria e delle tecnologie relative.

«Quest’anno sono oltre mille i ricercatori che si riuniscono all’Epsc, con 1250 contributi scientifici che verranno presentati, tra talk e poster», dice a Media Inaf Livia Giacomini, divulgatrice dell’Inaf di Roma e addetta stampa del congresso.  «Ci saranno in tutto 59 sessioni orali e tre diverse sessioni nel corso della settimana dedicate ai poster scientifici; in contemporanea al congresso si svolgono inoltre diversi meeting tematici e workshops. Questo fa di Epsc 2018 l’edizione europea del convegno più grande che si sia mai svolta».

In due precedenti occasioni, infatti, Epsc fu “gemellato” con l’omologo statunitense, il meeting dell’American Astronomical Society Division for Planetary Sciences, a cui parteciparono numerosi ricercatori d’oltreoceano. La sede di Berlino è invece un ritorno, visto che proprio qui si tenne nel 2006 il primo Epsc. L’occasione è dunque propizia per bilanci e nuovi progetti:

Integrazione di BepiColombo. Crediti: Esa / Cnes / Arianespace

«Vorrei anche sottolineare», aggiunge in proposito Giacomini, «che al congresso verrà lanciata la nuova Europlanet Society, un’organizzazione che nasce dall’eredità dei 15 anni di attivita di Europlanet, il progetto finanziato dalla Comunità Europea che ha dato vita a Epsc».

Una delle protagoniste di rilievo al congresso sarà certamente la prima missione spaziale europea nell’orbita di Mercurio, BepiColombo, frutto di una collaborazione tra l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, e la giapponese JAXA, che partirà dallo spazioporto di Korou, in Guiana francese, tra poche settimane, il 19 ottobre prossimo.

Spazio anche agli appassionati di planetologia, con una apposita sessione dedicata alle “collaborazioni tra professionisti e appassionati riguardo agli studi su piccoli corpi ed esopianeti di tipo terrestre o gassoso” nonché all’utilizzo delle immagini riprese dalla fotocamera JunoCam a bordo della sonda Juno, espressamente concepita per scopi divulgativi.