SI ESPANDE LA FINESTRA DI POSSIBILE VITA SU MARTE

Cinque grammi di Black Beauty

Un nuovo studio pubblicato su Nature, basato sull’analisi invasiva di una porzione del meteorite marziano Black Beauty, dimostra che già 20 milioni di anni dopo la formazione del Sistema solare Marte aveva una crosta solida che poteva potenzialmente ospitare gli oceani e forse anche la vita

     02/07/2018

Rappresentazione artistica che illustra la solidificazione e formazione della crosta primordiale su Marte, con Giove sullo sfondo. Crediti: Institut de Physique du Globe de Paris

La superficie di Marte inizialmente era costituita da un oceano di magma liquido che cristallizzò molto rapidamente appena 20 milioni di anni dopo la formazione del Sistema solare. Successivamente, sul Pianeta rosso emerse una crosta solida, potenzialmente in grado di ospitare oceani con acqua e vita. Questo avveniva circa 130 milioni di anni prima che un’analoga crosta solida apparisse sulla Terra. Un recente studio pubblicato su Nature dal Centre for Star and Planet Formation at the Natural History Museum of Denmark, Università di Copenhagen, fornisce nuove prove di questa rapida cristallizzazione e formazione della crosta su Marte. Lo studio, basato sull’analisi di Black Beauty, il raro meteorite marziano ritrovato sulla Terra nel 2011, espande significativamente la finestra entro la quale potrebbe essere esistita la vita su Marte.

Il meteorite marziano Black Beauty ha letteralmente portato sulla Terra importanti novità sulla formazione ed evoluzione del pianeta rosso. La formazione della crosta è un passo importante nello sviluppo dei pianeti terrestri, e ciò che rende Black Beauty speciale, nonché parecchio costoso, è il fatto che il meteorite contiene piccoli frammenti della crosta di Marte. Più precisamente, Black Beauty contiene il raro minerale chiamato zircone, nel quale i ricercatori hanno trovato un’alta concentrazione di afnio.

Il più antico zircone conosciuto proveniente da Marte. Foto di Martin Bizzarro

Lo zircone è un minerale molto robusto, ideale per fornire l’età assoluta della roccia. Martin Bizzarro, coautore dell’articolo apparso su Nature, afferma che gli zirconi possono essere utilizzati per stabilire una struttura temporale per comprendere la storia della formazione della crosta marziana. L’autore continua: «Lo zircone agisce anche come una piccola capsula del tempo in quanto conserva le informazioni sull’ambiente nel quale si è formato. In questo caso, una capsula del tempo nella quale è presente afnio che ha origine dalla prima crosta di Marte, presente circa 100 milioni di anni prima che venisse creato il più antico zircone di Black Beauty. Quindi, Marte ha avuto un inizio precoce rispetto alla Terra, la cui crosta solida non si è formata fino a molto tempo dopo».

Tuttavia, raggiungere questo risultato ha richiesto una certa dose di coraggio poiché il meteorite è dovuto essere in parte distrutto.

Il meteorite marziano Black Beauty. Crediti: Nasa

Il meteorite originale denominato Black Beauty era di 319,8 grammi ed è stato trovato nel deserto del Sahara nel 2011. Da subito è risultato evidente che fosse qualcosa di speciale ed il suo prezzo di vendita attualmente è di circa novemila euro al grammo. Un anno fa, Martin Bizzarro è riuscito ad acquisire 44 grammi di Black Beauty con l’aiuto di varie agenzie di finanziamento e lo scambio di meteoriti provenienti dalla collezione del museo.

Una delle grandi sfide che si sono dovute affrontare è legata al fatto che gli zirconi all’interno di Black Beauty sono estremamente piccoli, il che ha richiesto una strategia alquanto coraggiosa: «Abbiamo schiacciato il nostro prezioso meteorite. O, per essere precisi, ne abbiamo schiacciati 5 grammi», dice Martin Bizzarro e continua: «Oggi sono contento di aver scelto scelto questa strada, che ci ha permesso di ricavare sette zirconi, uno dei quali è di fatto il più antico zircone ad oggi conosciuto proveniente da Marte. Inoltre, da questi zirconi e dal loro contenuto di afnio, possiamo ora concludere che la cristallizzazione della superficie di Marte è stata estremamente veloce: già 20 milioni di anni dopo la formazione del Sistema solare, Marte aveva una crosta solida che poteva potenzialmente ospitare gli oceani e forse anche la vita».

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