LA SARDEGNA È FRA I CANDIDATI PER OSPITARLO

Einstein Telescope, la grande attesa

A Cagliari si fa il punto sulla possibile collocazione in Sardegna, nella miniera di Sos Enattos, a Lula, del futuro interferometro per onde gravitazionali. Una grande occasione non solo per la scienza, ma anche per il rilancio del sito in chiave turistica

     19/06/2018

Sardegna e ancora Sardegna. Dopo Srt e le prospettive di “regione spaziale” di cui abbiamo scritto la settimana scorsa, questa volta a Cagliari si è parlato della captazione delle onde gravitazionali e del progetto italiano relativo all’Einstein Telescope, il rivelatore in sottosuolo di cui si sta studiando a livello europeo la possibile collocazione.

L’incontro – che si è tenuto ieri, lunedì 18 giugno, al Dipartimento di fisica dell’università di Cagliari, e al quale ha preso parte, con un videomessaggio, anche il presidente dell’Inaf Nichi D’Amico – è stato dunque caratterizzato dall’attesa per la scelta del sito, che avverrà comunque nei prossimi anni. Ne ha parlato il coordinatore del progetto Einstein Telescope per il nostro paese, Michele Punturo dell’Infn di Perugia, la persona in assoluto in Italia più aggiornata sul progetto nonché sui “dietro le quinte” relativi ai nostri competitor per la scelta del sito. La Sardegna, infatti, compete con alternative molto ben strutturate e politicamente abbastanza forti, come è il caso del progetto olandese, che prevede un triangolo con un vertice in Olanda, uno in Belgio e uno in Germania. Altro concorrente è l’Ungheria, che ha una sismicità molto bassa.

Se alla fine, come caldeggiato da tutta la comunità scientifica italiana, il successore di Ligo e Virgo dovesse essere costruito in Sardegna, le ricadute sarebbero colossali. A parte un finanziamento a otto o nove cifre, ci sarebbe infatti in ballo una narrazione importante che riguarda lo sviluppo di un turismo scientifico, su cui l’Inaf di Cagliari punta ormai da anni con un costante lavoro sul Sardinia Radio Telescope.

Ma se la grande parabola del radiotelescopio di San Basilio si è inserita in un solco nuovo della realtà sarda, la miniera di Sos Enattos – il sito candidato a ospitare l’Einstein Telescope, nei pressi di Lula, in provincia di Nuoro – rappresenterebbe la conversione di un mondo molto ben conosciuto dai sardi, che è appunto quello minerario. Il Parco geominerario della Sardegna, ente ministeriale che ha il fine di organizzare e promuovere lo sviluppo dei territori un tempo interessati dall’attività mineraria, da molti anni si interessa a Sos Enattos per far partire le visite in sottosuolo, e l’Einstein Telescope potrebbe essere la grande occasione di rilancio del sito anche in chiave turistica, anche se la compatibilità con le osservazioni andrebbe studiata molto attentamente.

Guarda il servizio video su MediaInaf Tv, con interventi del presidente Inaf Nichi D’Amico e di Enzo Brocato, coordinatore del team Grawita dell’Inaf per lo studio delle onde gravitazionali: