E IL SITO VA IN TILT

La tesi di Hawking è online: record di download

Si tratta di 134 pagine in cui il grande scienziato parla dell'espansione dell'universo. Era il 1966 quando scrisse la sua tesi, e già da tre anni gli era stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. La sua tesi di dottorato, ora resa disponibile per celebrare la settimana dell’open access, è stata scaricata da migliaia di appassionati

     24/10/2017

Stephen Hawking. Crediti: Media Inaf

Era il 1966 quando il 24enne Stephen Hawking presentò la sua tesi di dottorato, quella che lo catapultò a pieno titolo nella comunità scientifica. Il documento, che si intitola Properties of expanding universes (Proprietà degli universi in espansione), ha contribuito, con i molti altri pubblicati negli anni successivi, a renderlo uno fra gli scienziati viventi più popolari e amati al mondo. Con chiarezza e spesso grande simpatia, il professore britannico 75enne ha portato al grande pubblico teorie scientifiche all’avanguardia e – ovviamente – di difficile comprensione per i più. Tanto è grande la sua popolarità, che l’Università di Cambridge ha deciso di rendere disponibile online – per la prima volta – la sua tesi di dottorato, 134 pagine scritte a macchina e a mano. Potete immaginare il risultato: record di download, ma il sito che ospita il file pdf è collassato per i troppi accessi.

L’dea è nata per celebrare l’International Open Access Week (la Settimana per il libero accesso) di quest’anno, durante la quale (dal 23 al 29 ottobre) istituzioni, enti di ricerca, università e associazioni promuovono la diffusione della conoscenza per il miglioramento della società. Poter leggere online e gratuitamente la tesi di dottorato del grande scienziato, apparso diverse volte in film e serie tv, è una grande novità: fino a oggi era necessario pagare circa 78 euro per ottenerne una copia.

La prima pagina della tesi di dottorato di Stephen Hawking “Proprietà degli universi in espansione”, scritta nel 1966. Crediti: University of Cambridge

Hawking ha commentato: «Rendendo libero l’accesso alla mia tesi di dottorato di ricerca, spero di ispirare persone in tutto il mondo a guardare le stelle e non i loro piedi, a interrogarsi sul nostro posto nell’universo e a cercare di dare un senso al cosmo. Chiunque, ovunque nel mondo, dovrebbe avere accesso libero e senza limiti non solo alla mia ricerca, ma anche alle ricerche di ogni altra grande mente». E ha aggiunto: «Ogni generazione si regge sulle spalle di quelle l’hanno preceduta, proprio come feci io da giovane dottorando a Cambridge ispirandomi al lavoro di Isaac Newton, James Clerk Maxwell e Albert Einstein. È meraviglioso sentire che così tante persone hanno già dimostrato interesse nella mia tesi: spero non ne restino deluse, ora che vi hanno finalmente avuto accesso».

L’Università di Cambridge si impegna ad archiviare tutte le tesi, ma spesso è una lotta  ottenere il permesso di pubblicare tesi storiche. Mettendo online la tesi del professor Hawking, Cambridge spera di incoraggiare i suoi ex dottorandi – fra i quali i premi Nobel sono un centinaio – a rendere il loro lavoro disponibile a tutti.

Da quest’anno, ogni dottorando (ma anche ogni laureato) di Cambridge sarà obbligato a mettere a disposizione le copie digitali delle loro tesi, autorizzandone la pubblicazione online e la visualizzazione gratuita.

Anche l’Istituto nazionale di astrofisica conserva le tesi dei laureandi e dei dottorandi che lavorano negli osservatori e negli istituti sparsi in tutta Italia, come – per esempio – queste dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri.

Per saperne di più: