PAOLA SANTINI, DELL’INAF DI ROMA, È UNA DI LORO

Contro la disparità di genere, 100esperte.it

Cento donne contro gli stereotipi. Questa l’idea da cui parte il progetto 100esperte.it, un sito che raccoglie cento (per ora) curriculum di altrettante ricercatrici impegnate in studi nell'ambito della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Un’iniziativa dell’Osservatorio di Pavia e dell’associazione di giornaliste GiULiA

     03/11/2016

100esperteIl mondo della ricerca, e in particolare quello della ricerca scientifica, si sta popolando in maniera sempre più massiccia di donne. Nonostante questo sopravvive lo stereotipo che vuole la donna poco incline agli studi in campo scientifico e tecnologico, e a dimostrarlo è la scarsa rappresentanza femminile nei media qualora sia necessario interpellare un esperto. Stando ai dati raccolti dal Global Media Monitoring Project 2015, a spiegare come funzioni il mondo e in che direzione si stiano muovendo le ricerche di punta sono nell’82% dei casi uomini.

Per colmare questa lacuna di rappresentanza femminile è nato in questi giorni il progetto 100esperte.it, un portale che cerca di superare gli stereotipi di genere fornendo un elenco di 100 curriculum di altrettante ricercatrici impegnate nell’ambito della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Il sito, già online, è ideato e promosso dall’Osservatorio di Pavia e dall’associazione di Giornaliste GiULiA, ed è pensato per diventare un punto di riferimento per le testate giornalistiche. L’auspico è che l’elenco possa crescere nel tempo, ospitando un numero sempre maggiore di ricercatrici ed estendendo il ventaglio di discipline coperte.

Paola Santini INAF OAR

Paola Santini, ricercatrice all’INAF di Roma

Tra le esperte ci sono anche molti nomi noti alle lettrici e ai lettori di Media INAF, come Maria Cristina De Sanctis, Patrizia Caraveo, Sandra Savaglio e Paola Santini, vincitrice nel 2015 del premio giovane ricercatrice. Ed è proprio a Paola Santini, oggi ricercatrice post-doc dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Roma, che abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di più su questo progetto.

«La mia attività di ricerca è focalizzata sul complesso processo di evoluzione delle galassie», racconta Santini a Media INAF. «Rivelando i fiochi segnali emessi da galassie a diverse epoche cosmiche cerchiamo di comprendere come queste si formano, come evolvono, e come le loro proprietà spettrali riflettono quelle fisiche e il loro stadio evolutivo»

«Penso che il motivo per cui le donne sono sotto-rappresentate nel mondo scientifico e soprattutto nei media sia in gran parte culturale», dice Santini, «un retaggio storico duro da scalzare, per cui si tende ad associare la scienza al genere maschile. Il fatto che i media continuino a interpellare uomini non fa che alimentare il problema, proponendoci lo stereotipo di scienziato/esperto uomo».

«È un circolo vizioso», osserva la ricercatrice. «Per fortuna la situazione sta lentamente cambiando: almeno per quanto riguarda l’astrofisica in Italia, nelle nuove generazioni la prevalenza maschile è meno marcata. Dovrebbe cambiare di pari passo anche l’atteggiamento da parte dei media. Purtroppo la sotto-rappresentanza femminile è invece ancora netta in altri campi».

I numeri sono poco entusiasmanti anche guardando in casa nostra. Da quanto emerge da una rapida “indagine interna” sui contenuti della nostra testata, Media INAF appunto, a fronte di una presenza, nell’INAF, del 35-39 per cento di ricercatrici (rispettivamente con posizioni a tempo determinato/indeterminato e precarie), nei nostri articoli solo nel 22 per cento dei casi i commenti a ricerche scientifiche provengono da donne. Insomma, abbiamo anche noi ancora molto lavoro da fare.

Per saperne di più: