AL VIA LA DARK SKY WEEK 2016

Passeggiando di notte sotto il cielo buio

Non si tratta di una delle missioni del gioco World of Warcraft, bensì di un’iniziativa della International Dark Sky Association, che dal 2003 invita tutti a mettere il naso fuori casa per osservare il cielo notturno e promuovere la consapevolezza sul consumo energetico e la lotta all’inquinamento luminoso. La settimana del cielo buio durerà fino al 10 aprile. Ecco qualche consiglio per viverla al meglio e contribuire alla diffusione della conoscenza e della sensibilità sul tema

     05/04/2016

La locandina della Dark Sky Week 2016, promossa dalla International Dark Sky Association Crediti: IDA

Il titolo dell’iniziativa, “Cieli oscuri”, ricorda una delle missioni di World of Warcraft. In realtà la Dark Sky Week 2016, promossa dalla Dark Sky Association, vuole essere un’occasione per promuovere la consapevolezza sul consumo energetico e la lotta all’inquinamento luminoso, incoraggiando la popolazione a uscire, magari con famiglia o amici, e a godersi una bella passeggiata… senza chiaro di Luna!

Nata nel 2003, la Dark Sky Week è diventata un appuntamento internazionale, che si va ad inserire tra gli eventi del Mese Globale dell’Astronomia. Per dirla con le parole di Jennifer Barlow , fondatrice dell’IDSA, questa vuole essere «un’occasione per rendere le persone consapevoli della meraviglia del cielo buio, in assenza di inquinamento luminoso. L’Universo è la nostra finestra sul passato e sul futuro, dobbiamo preservare la sua bellezza».

Ognuno di noi può contribuire a questa missione, contribuendo a diffondere la conoscenza dei danni provocati dall’inquinamento luminoso, che al pari di altri tipi di inquinamento sta contaminando il nostro ambiente, parlandone con amici e conoscenti. Approfittate per informarvi e acquisire consapevolezza sulla luce artificiale e sugli effetti che il suo utilizzo notturno ha, non soltanto sul cielo stellato ma anche sulla salute, sull’ambiente, il consumo di energia e la sicurezza.

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Ecco cosa ognuno di noi può fare per proteggere il cielo notturno. Crediti: IDA, Media INAF

È inoltre possibile contribuire anche alla ricerca sul campo, partecipando al programma di osservazione Globe at Night, in qualità di cittadini-scienziati. Avete solo bisogno di uno smartphone per aiutare i ricercatori a collezionare dati sull’inquinamento luminoso del cielo, inviando quelli della vostra zona.

Per ulteriori informazioni, visitate la pagina dedicata cliccando qui e buoni cieli bui!