IL CIELO DI GENNAIO

L’ammasso nel cuore del Cane Maggiore

Un bell'ammasso stellare facile da osservare, il massimo dello sciame meteorico delle Quadrantidi e una stretta congiunzione tra Venere e Saturno nel cielo di inizio anno. I consigli per osservarli, tempo permettendo insieme agli altri fenomeni celesti previsti a gennaio

     31/12/2015
L'ammasso stellare aperto Messier 41, o M41. Crediti, 2MASS Atlas Image Gallery: The Messier Catalog

L’ammasso stellare aperto Messier 41, o M41. Crediti, 2MASS Atlas Image Gallery: The Messier Catalog

Nel cuore della costellazione del Cane Maggiore, ben visibile nelle sere di gennaio, è possibile ammirare l’ammasso stellare aperto Messier 41, o M41. Con un cielo scuro e lontano dai centri abitati, può essere osservato anche ad occhio nudo, leggermente a sud della brillantissima Sirio, la stella più luminosa della volta celeste, e si mostra come una tenue macchiolina nebulosa. Ma già con un semplice binocolo si riescono a individuare diverse stelle tra le circa cento che lo compongono. M41 si trova a circa 2.300 anni luce da noi ed è collocato alla periferia del braccio di spirale galattico in cui si trova anche il nostro Sistema solare, il Braccio di Orione. Le misure sul suo diametro apparente, leggermente più grande della Luna piena, indicano che l’ammasso si estenda per circa 25 anni luce. L’analisi delle stelle che lo compongono invece mostrano che M41 sia alquanto giovane, in termini astronomici: la stima della sua età è compresa fra i 190 e i 240 milioni di anni.

Ma oltre l’ammasso Messier 4,1 il cielo di gennaio 2016 ci riserverà, meteo permettendo, altri spettacolari fenomeni, come il massimo dello sciame meteorico delle Quadrantidi (nella notte tra il 3 e il 4) e una strettissima congiunzione di Venere con Saturno, che si verificherà la mattina del 9 gennaio. Per saperne di più su questi eventi e molto altro ancora, non vi resta che guardare il video qui sotto.