IN BARCA PER GUARDARE IL CIELO

Astronomia e navigazione: questo è Mediterranea

La partenza sarà il 29 agosto da Canakkale (Turchia) con ritorno il 5 settembre 2015 nello stesso porto. Sono stati selezionati 5 studenti universitari iscritti ad un corso di laurea triennale in Fisica e/o Astrofisica

     17/08/2015

Schermata 2015-08-17 alle 09.29.39Quale luogo migliore del mare aperto per osservare, senza l’interferenza delle luci della città, il cielo stellato. Lo hanno fatto prima noi – e ne sono stati maestri – gli antichi Egizi, gli antichi Greci, gli Arabi, le Repubbliche marinare. I Veneziani  e i Genovesi, infatti, hanno navigato fino al mar d’Azov, quindi fino ai limiti estremi del mar Nero e in Turchia.

È quindi questo l’obiettivo – quasi poetico – del progetto “L’Astrofisica su Mediterranea”, patrocinato e finanziato dall’INAF in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario per la Fisica Spaziale e il Progetto Mediterranea. Si tratta di un’iniziativa di formazione rivolta agli studenti universitari iscritti alla laurea triennale in Fisica ed Astrofisica. La vera protagonista di questa spedizione è però Mediterranea, un Mikado 56 ketch di 17 metri armato a cutter, che è salpato nella primavera 2014 dal porto di San Benedetto del Tronto per un lungo viaggio (5 anni) di circa 20.000 miglia in tutto il Mediterraneo. «Si tratta della prima edizione del progetto. Vogliamo ringraziare l’INAF e il CIFS, che patrocinano e sostengono l’iniziativa, perché hanno visto nel Progetto Mediterranea il giusto mezzo per la divulgazione di argomenti scientifici in un contesto internazionale, di condivisione e di incontro. Una bella esperienza quindi per gli studenti che verranno a bordo, sia dal punto di vista strettamente didattico che dal punto di vista culturale, umano e sociale. Siamo molto contenti di quanto abbiamo finora realizzato e aspettiamo impazienti di accogliere i vincitori su Mediterranea», ha detto Francesca Piro, responsabile culturale Progetto Mediterranea.

ASTRONOMIA E NAVIGAZIONE: CONNUBIO PERFETTO – È secolare, anzi millenario, il legame tra astronomia e navigazione ed è proprio su questo legame che si baseranno una serie di lezioni e di esperienze sul campo che forniranno agli studenti l’opportunità di collegare i rudimenti della navigazione astronomica con i moderni sistemi di posizionamento satellitare (GPS), i concetti dell’astronomia di posizione con la moderna visione astrofisica del cosmo. Le lezioni di astrofisica, di nautica e di meteorologia saranno coadiuvate dal confronto con i ricercatori dell’INAF e dall’esperienza diretta della navigazione a vela. Le soste nei porti e il contatto ravvicinato con la gente del Mediterraneo forniranno un contesto transnazionale avvicinando i giovani alla scienza e, nello stesso tempo, alle diverse culture del mare e del Mediterraneo.

IL PROGETTO E LA ROTTA – «Il Progetto Mediterranea – ha detto Francesca Piro – si svolge nell’arco di 5 anni nel mar Mediterraneo, mar Nero e Mar Rosso settentrionale. Siamo partiti a maggio del 2014. Il legame tra il Progetto Mediterranea e l’astronomia è anche attuale: l’osservazione dei corpi celesti da un’imbarcazione che naviga in un’area poco popolata, dove l’inquinamento luminoso è meno impattante, risulta più efficace e sicuramente facilitata. La navigazione de “L’Astrofisica su Mediterranea” si svolgerà infatti nel mar Egeo, di fronte allo stretto dei Dardanelli, in acque territoriali turche».

Una commissione di esperti ha selezionato 5 studenti, i quali accompagnati da un tutor dell’INAF verranno  ospitati per una settimana su Mediterranea. I ragazzi provengono dalle facoltà di Fisica delle università di Roma, Cagliari e Catania. La selezione dei vincitori è stata svolta da una commissione composta da INAF e Progetto Mediterranea, ed è avvenuta tenendo conto del CV, del numero di esami sostenuti e della votazione.

La partenza è prevista da Canakkale (Turchia) il 29 agosto e con ritorno il 5 settembre 2015 nello stesso porto. Durante questa settimana, la navigazione prevista avverrà nel braccio di mare compreso tra le isole turche di Gokceada e Bozcaada e lo stretto dei Dardanelli, con soste in rada e nei porti. I trasferimenti aerei con partenza e ritorno in Italia, i trasferimenti interni e la permanenza (vitto e alloggio) su Mediterranea sono a carico del progetto “L’Astrofisica su Mediterranea”.

Piro ha aggiunto: «La navigazione prenderà origine dalla città di Canakkale, in Turchia, storica base navale per l’impero ottomano (lì si è svolta una delle battaglie più importanti della I guerra mondiale – battaglia dei Dardanelli –  e da qui è nata la Turchia moderna), ma anche perché a 30 km da Canakkale si trovano le rovine dell’antica Troia, quindi luoghi storicamente importanti sia per l’età classica che moderna e contemporanea. A bordo si svolgeranno lezioni teoriche e pratiche in fisica e astrofisica, tenute Marco Castellani, astrofisico dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma, e sulla storia della navigazione, con pratica della navigazione a vela e osservazione della meteorologia, applicando le conoscenze astronomiche e di astrofisica, tenute queste dal comandante di Mediterranea, Simone Perotti, scrittore, velista e ideatore del Progetto Mediterranea. I ragazzi parteciperanno inoltre a tutte le attività già in essere del Progetto Mediterranea: dagli eventuali incontri culturali a terra ai progetti scientifici che si stanno tenendo a bordo».

Gli studenti potranno partecipare anche alle altre linee culturali e scientifiche del Progetto Mediterranea (incontri con scrittori e giornalisti, osservazione e documentazione della flora e fauna marina, campionamenti e avvistamenti di flora e fauna marina e costiera, lezioni di storia della navigazione…) in uno scambio culturale ravvicinato e informale volto a evidenziare le affinità della comune radice dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.

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