UN CONNUBIO SCIENZA E LETTERATURA

Inferno dantesco a Capodimonte

All’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte si è celebrato Dante nell’ambito di manifestazioni culturali offerte gratuitamente al pubblico per diffondere la cultura scientifica nell’unità del Sapere

     21/11/2013

Maometto_all_inferno_Bologna_piccPuò un evento dal titolo tenebroso “Maratona Infernale” suscitare ammirazione, entusiasmo e trasporto? È quello che è avvenuto all’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte durante la proiezione del film “Maratona Infernale: in viaggio con Dante” di Lamberto Lambertini e Paolo Peluffo. Questo innovativo progetto cinematografico, voluto dalla Società Dante Alighieri e iniziato nel 2010, è una egregia prova culturale, paesaggistica, musicale linguistica recitativa che ha il fine di “attualizzare” la Cantica Dantesca nella realtà di oggi.

L’operazione è riuscita appieno, ieri, il pubblico è stato rapito dalla lettura integrale di alcuni dei canti più rappresentativi dell’Inferno, Ulisse, Il Conte Ugolino, Paolo e Francesca per citarne alcuni, senz’altro commento che l’apparente silenzio delle immagini dei luoghi più nascosti e suggestivi dei comuni d’Italia.

 Ogni canto, infatti, è girato in un luogo diverso d’Italia: monumenti antichi e moderni, cattedrali e rovine, lavoro, arte, artigianato, eccellenze rimosse, oscurate, negate, in un paese che già Dante voleva unito e migliore. La terra dei nostri avi abitata dagli uomini e dalle donne di oggi. “È l’Italia più nobile che prende corpo grazie a Dante, non la sventurata terra dei fuochi, ma montagne su cui si ergono le meraviglie esoteriche di Castel del Monte ad Andria o le ascese dolomitiche del Monte Sella, dove il silenzio è un incontaminato dio sovrano” ha commentato il regista Lambertini, che ha aggiunto: “l’apparente estraneità delle immagini ha magicamente permesso alla parola di Dante di arrivare nei cuori della gente. Ne abbiamo avuto testimonianza persino a Boston, Tokyo, Mosca e Parigi dove l’opera è stata accolta con successo. Il sogno però è – ha concluso il regista – mostrare il film in tutte le scuole d’Italia. Gli studenti che l’hanno visto mi hanno spesso detto: ma allora questo è Dante. E pensare che mi annoiavo….”.

A metà serata il testimone è passato a Massimo Della Valle, direttore dell’Osservatorio di Capodimonte, che ha presentato Dante “Scienziato” analizzando alcune terzine che richiamavano alcuni fenomeni di ottica. “Dante è si sublime poeta, ma la sua lirica è pervasa da puntuali descrizione della realtà, a tal punto che poesia e spiegazione scientifica si fondono, diventano indistinguibili e complementari”.

Un connubio riuscitissimo, quello tra scienza e letteratura che da anni ormai prende vita nell’ambito delle manifestazioni organizzate nell’Osservatorio Partenopeo dell’INAF e offerte gratuitamente al pubblico per diffondere la cultura scientifica nell’unità del Sapere. L’appuntamento è al prossimo anno con la proiezione della seconda cantica della Divina Commedia.

Prenotatevi gente, prenotatevi.