UNA GALASSIA NANA NEI PRESSI DELLA VIA LATTEA

Leo P, una nuova vicina di casa

Scoperta una galassia nana a circa sei milioni di anni luce da noi, interessante soprattutto perché appare praticamente intatta, subendo poche perturbazioni gravitazionali da parte di galassie più grandi.

     03/05/2013
La galassia nana Leo P si trova a circa cinque milioni di anni luce dalla Via Lattea. Credit: REF 1 / AAS

La galassia nana Leo P si trova a circa cinque milioni di anni luce dalla Via Lattea.
Credit: REF 1 / AAS

Mentre alcuni astronomi si danno da fare per scrutare sempre più in profondità l’Universo, altri continuano a scoprire cose nuove nel nostro vicinato cosmico. E’ il caso degli scopritori di Leo P, una galassia nana in precedenza sconosciuta che si trova nelle vicinanze della Via Lattea. Si trova a una distanza di circa cinque/sei milioni di anni-luce dalla Via Lattea, ma rispetto alla scala dell’Universo la si può considerare una nostra vicina di casa.

Leo P è interessante perché sembra essersi modificato poco nel corso della sua storia, avendo avuto poche interazioni con altre galassie. Quindi la scoperta, descritta in una serie di studi su The Astronomical Journal, offre agli astronomi un raro sguardo su un oggetto cosmico intatto. In più suggerisce la presenza, nel nostro angolo del cosmo, di altre piccole galassie che attendono di essere scoperte.

Leo P appartiene a un piccolo gruppo di galassie locali che non orbitano attorno alla Via Lattea o  Andromeda, entrambe ampiamente esplorate negli ultimi anni. Queste galassie nane solitarie sono difficili da individuare, perché sono deboli, lontane, e potrebbero trovarsi in qualsiasi punto del cielo.

Nel suo isolamento cosmico la galassia ritrovata sembra aver condotto una vita relativamente serena, lontana dalla forza gravitazionale di una galassia più grande. “Si tratta del prodotto di un ambiente tranquillo, lontano dalle grandi galassie”, dice Riccardo Giovanelli della Cornell University, uno degli astronomi che hanno scoperto Leo P. Giovanelli ed i suoi colleghi hanno individuato in un primo momento una nube di gas di idrogeno con il radio telescopio di Arecibo a  Puerto Rico, poi confermato la scoperta con telescopi ottici a Kitt Peak  in Arizona, con cui hanno individuato singole stelle all’interno della galassia.

Rispetto alla Via Lattea, Leo P è un granello. Ha qualche centinaia di migliaia di stelle, mentre la Via Lattea ne ha centinaia di miliardi. Nondimeno, Leo P sta creando nuove stelle: contiene stelle brillanti e blu di nuova formazione, e una regione di gas ionizzato che indica la presenza di una giovane stella luminosa.

Le grandi galassie come la Via Lattea crescono tirando a sé e cannibalizzando le galassie nane che vi orbitano troppo vicino, per cui lo studio di piccole galassie può far luce su come i giganti del cosmo si sono formati.

Gli astronomi potranno presto sapere se altri oggetti simili si nascondono nelle vicinanze. Giovanelli e due colleghi hanno catalogato 59 nubi supplementari di gas che sono state avvistate nello stessa parte di cielo che ha portato alla luce Leo P. A un’ulteriore ispezione alcune di quelle nubi potrebbero anche rivelarsi galassie di piccola massa,  abbastanza deboli da essere finora sfuggite alla rilevazione.