ASTROKIDS A PALERMO

Una domenica particolare

Aldo Gagliano di TvSpace ci racconta una delle domeniche della Feltrinelli nel capoluogo siciliano dedicate ai ragazzi e all'astronomia. Un successo di partecipazione che gli fa dire: "Ogni tanto qualcosa funziona"

     22/01/2013

astrokidsLa domenica a Palermo è una giornata un po’ particolare, soprattutto nelle belle giornate di Sole che per fortuna non mancano. Ma tra le tante opportunità che offre questa bella città artisticamente divisa, prima, tra la conquista araba e la riconquista normanna e influenzata, poi, dalla restaurazione imperiale dell’Europa post-napoleonica, vi sono anche gli appuntamenti domenicali alla Feltrinelli, chiamati Astrokids.

Incontri con bambini da 4 a 11 anni che l’INAF- Osservatorio Astronomico di Palermo organizza ormai da tempo, rendendoli un appuntamento periodico, durante i quali le menti vivide e curiose dei nostri ragazzi cercano di nutrire i loro cervelli, stimolati saggiamente dai loro genitori, con le vitamine e le proteine della conoscenza.

Un successo tale che non solo è diventato un appuntamento fisso (o quasi) delle domeniche palermitane tanto che lo spazio offerto dalla libreria Feltrinelli appare non più sufficiente. Nell’ultima edizione ho potuto assistere alla proiezione di un cartone animato sul Sistema Solare, realizzato dall’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte e dalla Tilapia Studios, che hanno inventato due avatar, un elefante, Giga e un topolino, Stick, per condurre i giovanissimi spettatori alla scoperta della nostra stella e dei pianeti che le orbitano attorno.

Tutto questo per sottolineare il mio plauso e, credo, dei tanti fruitori di queste iniziative ad un Istituto che da molti anni dedica tempo e risorse alla divulgazione astronomica, con un occhio di riguardo ai bambini. Per chi come il sottoscritto ebbe a conoscere (molti anni fa) la chiusura “mentale” sul valore della divulgazione di scienziati che, contraddicendo Galileo Galilei, il padre dell’astronomia moderna,  si crogiolavano dell’appartenenza alla loro casta di “addetti ai lavori”, vedere come sono cambiate le cose è una soddisfazione.

Penso che l’INAF e il CNR (anche se quest’ultimo si è mosso con più lentezza e lamenta qualche ritardo) stiano operando rapportandosi agli alti standard di divulgazione scientifica che si possono trovare in NASA.

Certo con (molti) meno fondi ma una marcia in più: l’inventiva! Conosco bene i “miracoli” che si devono fare (almeno, posso parlare per la mia città) per far quadrare il bilancio con quei quattro soldi che solitamente la politica assegna a  questi Enti. E proprio per questa ragione l’applauso è doppio e corale. “Se i soldi non ci sono, c’inventiamo qualche altra cosa…”. Bene. Ogni tanto, una cosa che funziona.

*TvSpace