UNA SORPRENDENTE STELLA IPERGIGANTE

Un “vuoto” lungo 30 anni

Un gruppo di ricerca europeo ha pubblicato i risultati di 30 anni di studio della stella iper-gigante rossa HR 8752. La sua temperatura superficiale è aumentata di circa 3000 gradi in poco più di tre decenni, mentre la stella attraversava una fase estremamente rara chiamata 'Vuoto evolutivo giallo'.

     10/12/2012

La stella iper-gigante HR 8752 ha attraversato il "Vuoto Giallo Evolutivo". Scoperta cruciale per spiegare l'evoluzione delle stelle iper-giganti. CREDIT: Image courtesy of Royal Observatory of Belgium.

Di certo non è mancata la pazienza, agli  astronomi che per trent’anni hanno raccolto dati sulla stella iper-gigante HR 8752, e che ora pubblicano finalmente i risultati delle loro osservazioni. I ricercatori, provenienti da sei paesi europei, hanno studiato la stella durante il fenomeno del cosiddetto “vuoto evolutivo giallo”: una fase rara, breve e molto instabile nella vita delle stelle più massicce.

Il team ritiene che la temperatura della superficie di HR 8752 sia salita molto in fretta andando dai 5000 agli 8000 gradi in meno di 30 anni. La scoperta è un importante passo avanti per risolvere l’enigma delle iper-giganti, le stelle più luminose e massicce della Galassia.

Le iper-giganti possono brillare milioni di volte in più rispetto al Sole. HR 8752, in particolare, è un quarto di milione di volte più luminosa del Sole. E’ pertanto visibile con un binocolo normale, a grande distanza dalla Terra, nella costellazione di Cassiopea Nord. Attualmente ci sono solo 12 iper-giganti conosciute nella nostra Galassia.

Il ‘vuoto evolutivo giallo’ è uno stadio unico nella breve vita di una iper-gigante, e avviene quando la sua temperatura e la sua luminosità cambiano anche molto rapidamente. Il team ha scoperto che, durante il vuoto, l’atmosfera della stella è molto instabile,  perché le forze che spingono  verso l’esterno contrastano e talvolta eguagliano la sua forza di gravità. Quando un iper-gigante entra nel ‘vuoto Evolutivo’ la stella tende ad abbandonarlo il più rapidamente possibile. Questo è il motivo per cui quasi tutte le iper-giganti si trovano al di fuori del vuoto.

Il team ritiene che HR 8752 sia una iper-gigante molto rara, che ha in parte attraversato il vuoto. I cambiamenti della sua atmosfera sono stati attentamente monitorati con regolari osservazioni durate  più di 30 anni.

Alex Lobel dell’Osservatorio Reale del Belgio, co-autore dello studio, spiega che “HR 8752 intorno al 1980 era identica alla stella iper-gigante Rho Cas di tipo F, ma poi la temperatura dell’atmosfera di HR 8752 è rapidamente aumentata di 3000 gradi e ora mostra la proprietà spettrale di una stella di tipo A. Siamo stupiti dagli enormi cambiamenti di HR 8752 in questo periodo di tempo. ”

Tra il 1900 e il 1980 la temperatura atmosferica di HR 8752 è stata costantemente rilevata intorno a 5000 gradi, ma è aumentata molto rapidamente a 8000 gradi tra il 1985 e il 2005. Il team ha calcolato che il raggio stellare è diminuito da 750 a 400 volte rispetto a quello del sole. Nel 1985 il gruppo ha intrapreso un programma a lungo termine spettroscopico osservando che la iper-gigante era esattamente al confine del ‘Vuoto Giallo’ e ha iniziato ad oltrepassarlo. “HR 8752 ha dovuto lottare contro il Vuoto, che ha modificato le proprietà fisiche della sua atmosfera”, aggiunge Lobel.

Il destino di HR 8752 non è ancora molto chiaro, ma ci sono forti indizi che queste stelle  iper-giganti possano finire con una potente esplosione di una supernova. Oppure attraversare rapidamente il vuoto così da trasformarsi  in un tipo più caldo di stelle irregolari note come “Variabili luminose blu”. In entrambi i casi il fenomeno non passerà inosservato, secondo Kees de Jager e Hans Nieuwenhuijzen, astronomi dell‘Istituto olandese per la ricerca spaziale a Utrecht che ha diretto lo studio di HR 8752 nel corso degli ultimi tre decenni.

La scoperta è un nuovo importante passo per spiegare l’esistenza di queste stelle. Un certo numero di altre iper-giganti con simili, spettacolari, caratteristiche dovrebbero esistere nella Via Lattea.