CONCLUSA L’ASSEMBLEA IAU

La Cina punta alle stelle

Si è tenuta a Pechino dal 20 al 31 agosto l'Assemblea Generale della International Astronomical Union. Tremila astronomi per un congresso tra modernità e storia. E molte novità sui programmi cinesi per l'astronomia.

     31/08/2012

Si conclude oggi la 28esima Assemblea Generale della IAU, la International Astronomical Union, approdata il 20 agosto scorso per la prima volta in Cina. Una importante Assemblea che ogni tre anni riunisce la comunità astronomica internazionale per annunciare le ultime scoperte scientifiche, stabilire nuove collaborazioni e decidere le iniziative dei prossimi anni del settore.

Il centro congressi della 28esima assemblea della IAU a Pechino.

Durante gli oltre dieci giorni di congresso, gli argomenti scientifici si sono distribuiti in 18 sessioni e 8 simposi, 4 conferenze per il pubblico e una serie di meeting paralleli sugli argomenti astronomici e spaziali più disparati. Tra gli oltre 3000 ricercatori presenti, forte la partecipazione italiana e la presenza INAF. Tra i molti argomenti che hanno visto il coinvolgimento italiano, da segnalare le sessioni dedicate all’astrofisica delle alte energie, allo studio dei rischi di impatto dei Near Earth Objects – asteroidi e comete che si trovano ad avvicinare la Terra. Dai risultati del telescopio infrarosso Herschel allo studio della Via Lattea. E poi l’identificazione di nuovi esopianeti, le ultime ricerche sulla materia oscura, lo studio dell’attività solare. Il programma completo degli argomenti scientifici trattati può essere scaricato dalla seguente  pagina.

L’Assemblea 2012 si è svolta presso il nuovo Centro Congressi di Pechino ed è stata inaugurata con una cerimonia dal sapore decisamente asiatico, tenutasi presso il Bird Nest Stadium, il magnifico stadio costruito per i giochi olimpici del 2008. A presiedere la cerimonia è stato il Presidente uscente della IAU Robert Williams. Ha partecipato anche, pronunciando il discorso di apertura,  Xi JinPing, attuale vicepresidente cinese da molti considerato il probabile futuro presidente della repubblica popolare cinese. La partecipazione di Xi JinPing dimostra il nuovo corso della scienza asiatica, apertasi negli ultimi anni all’occidente. Nel suo discorso di apertura, il vicepresidente si è concentrato sull’importanza della collaborazione internazionale che risulterà essenziale per il futuro della Cina nello spazio.

Durante tutta l’Assemblea, sono state presentate le numerose attività spaziali e astronomiche cinesi, molte delle quali hanno rappresentato una novità assoluta persino tra gli addetti ai lavori. Tra i progetti presentati, spicca l’enorme radio telescopio cinese di 500 m di diametro denominato FAST. Una volta completato nel 2016,  FAST sarà il radio telescopio con la piu grande antenna esistente. Si è anche parlato del telescopio cinese LAMOST (Large Sky Area Multi Object Fiber Spectroscopic Telescope) che inizierà da settembre 2012 a realizzare un survey spettrale del cielo. Non potevano mancare informazioni sulla conquista della Luna che, dopo le prime due missioni Chang-E che hanno permesso di realizzare immagini ad alta risoluzione del nostro satellite, si appresta a una nuova fase, con l’invio di un rover cinese previsto per l’anno prossimo. Infine la comunità astronomica cinese ha annunciato il progetto di un nuovo enorme telescopio solare. Se approvato, si chiamerà CGST (Chinese Giant Solar Telescope) e necessiterà di un periodo di circa 15 anni di costruzione e un budget di 90 milioni di dollari (leggi questo articolo, per saperne di piu).

La cerimonia di chiusura della Assemblea della IAU, il 30 agosto.

A parte le novita scientifiche, la 28esima Assemblea IAU verrà ricordata per la grande attenzione e l’apertura verso il pubblico, sottolineata sia dalle parole dei discorsi ufficiali di apertura e di chiusura del congresso, sia dalle numerose iniziative presentate. In questa direzione, da ricordare il lancio del nuovo portale realizzato in collaborazione con UNESCO per la salvaguardia del patrimonio astronomico mondiale e la creazione di un Ufficio internazionale per lo sviluppo economico e sociale tramite la diffusione dell’astronomia, con sede in Sud Africa, il cui primo anno di attività è stato celebrato durante il congresso.

Da segnalare infine le numerose iniziative per l’insegnamento e la diffusione dell’astronomia a tutti i livelli, come le attività organizzate dall’associazione Women in Astronomy e  le conferenze per il pubblico cinese e non, organizzate presso l’Università di Pechino, e per la maggior parte dedicate ad argomenti storici, legati allo sviluppo dell’astronomia nell’antica Cina.

Se l’astronomia moderna è iniziata in Cina non più di 90 anni fa, con la creazione della China Astronomical Union nel 1922, non si può certo ignorare la tradizione millenaria che il paese ha in questo settore. In uno stile tutto cinese, durante l’Assemblea, modelli di antichi strumenti astronomici cinesi hanno fatto da palcoscenico agli annunci di nuove missioni spaziali e, a fianco dei nuovi mirabolanti telescopi, si sono narrati i fasti di Taosi, il primo sito osservativo cinese, datato di oltre 4000 anni, e solo recentemente portato alla luce.

La IAU è una organizzazione internazionale fondata nel 1919 a cui afferiscono oggi circa 10000 astronomi professionisti provenienti da 90 diversi paesi. Il suo scopo è da sempre la promozione e la salvaguardia dell’astronomia e delle scienze collegate attraverso la cooperazione internazionale. IAU è anche l’autorità universalmente riconosciuta per le procedure di nomenclatura e per l’assegnazione di nuovi nomi astronomici: asteroidi, pianeti, crateri e altre strutture geologiche vengono ufficialmente battezzati da una speciale divisione IAU.

Per saperne di piu’ http://www.astronomy2012.org