IL SOLE OSSERVATO SPECIALE

Agosto di bilanci per HINODE

E' la nostra stella ma resta un oggetto misterioso, o almeno ancora da comprendere. Fatto maggiormente importante perché essendo la nostra stella madre ha un'influenza diretta sul nostro pianeta e i suoi abitanti. O almeno sulla nostra tecnologia. La prossima primavera l'attività solare raggiungerà il culmine e allora si fa il punto della conoscienza

     17/08/2012

Agosto con il Sole. Non solo perché l’estate, almeno nel nostro paese è arroventata, ma anche perché la nostra Stella è osservata speciale. È un corpo celeste che nasconde ancora molti misteri e su cui la “curiosità” umana, la voglia di sapere dell’uomo, in sintesi la scienza, si sofferma. In Gran Bretagna, all’Università di St Andrews, la settimana centrale di agosto è stata l’occasione per fare il punto della missione HINODE. Convegno simole a quello che si è svolto in Italia, a Palermo, nel 2010 (https://www.media.inaf.it/2010/10/05/palermo-baciata-dal-sole-di-hinode/). La missione Hinode è guidata dal giapponese Aerospace Exploration Agency (JAXA), in collaborazione con il Regno Unito, Stati Uniti e l’Agenzia spaziale europea. I risultati ottenuti con la sonda giapponese comprendono nuovi dati sulla struttura del campo magnetico della corona del Sole, ottenuti durante gli studi di una violenta eruzione solare, nonché l’osservazione di una insolita asimmetria nel campo magnetico della nostra stella, una scoperta che potrebbe avere un impatto significativo sul comportamento e la previsione del prossimo ciclo solare. Come sappiamo il ciclo solare ha una durata di 11 anni e raggiungerà il suo picco nella primavera del prossimo anno e molti sono gli studi in atto per capire il funzionamento della nostra Stella Madre, così da prevederne le tempeste solari (https://www.media.inaf.it/2012/08/14/previsione-tempeste-solari-neutrini/). Le tempeste solari hanno una vasta gamma di effetti sulle infrastrutture tecnologiche del nostro pianeta, potenzialmente capaci di disturbare il campo magnetico della Terra, mandando in tilt o in black out i satelliti per le telecomunicazioni, che sono situati sulle orbite più esterne, o produrre maggiori radiazioni il cui effetto, non schermato dall’atmosfera del nostro pianeta, potrebbe incidere sugli astronauti che abitano la Stazione Spaziale Internazionale. Con i suoi tre telescopi (visibile, raggi X e ultravioletti), la sonda HINODE sta studiando il campo magnetico solare su scale più piccole rispetto al passato e rivelare nuove informazioni su queste colossali esplosioni nell’atmosfera solare, così da studiare l’attività del Sole sia su scale temporali di pochi minuti che su una scala di anni, entrambe fondamentali per comprendere la nostra stella. La missione HINODE agisce come un microscopio sul sole. Gli strumenti a bordo della sonda registrano la generazione, il trasporto e l’emissione di energia magnetica dalla fotosfera alla corona e sta registrando come l’energia immagazzinata nel campo magnetico solare venga rilasciata quando questo si innalza nell’atmosfera esterna del Sole. Questo campo magnetico può liberare enormi quantità di energia in poche decine di minuti. Un esempio di questo è stato osservato il 12 luglio scorso, quando si è avuto un enorme brillamento solare, con conseguente interruzione delle comunicazioni radio e una riduzione della potenza di una centrale nucleare sulla costa orientale degli Stati Uniti.