LA NASA

Un app per le meteore

Una nuova applicazione per tracciare, descrivere e registrare le meteore, singole o a sciami. Per astronomi amatoriali o esperti, ma soprattutto dati da condividere con la NASA per i loro studi e analisi

     09/12/2011

Che il cielo potesse andare su un palmare è realtà di qualche anno ormai. Le applicazioni prima per Ipode, Iphone e Ipad che ci mostrano il ciello stellato in ogni sua parte sono realtà che accomuna le app Apple a quelle per altri sistemi operativi, come Android e Blackberry.

Anche l’INAF ne ha sviluppati di proprie per seguire le scoperte di satelliti come Fermi e Swift, dediti alla “caccia” di gamma ray burst.

Ora la NASA lancia una nuova applicazione per osservatori del cielo, che siano esperti o meno. Un’applicazione che permette di tracciare, contare e registrare meteore, sia  singole che sciami.

Il contatore Meteor dispone di un software innovativo che permette all’utente tocca i tasti di registrare i dati più significativi della meteora, il tempo e la luminosità. Finita la sessione osservativa,  i dati sono automaticamente caricati, insieme alle informazioni dell’osservatore, insieme a quelli dei ricercatori della NASA per essere poi analizzati.

La nuova applicazione è stata sviluppata dal Dr. Bill Cooke, il capo della Meteoroid Environment Office della NASA alla NASA Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama e dal Dr. Tony Phillips di space weather.com. “Abbiamo sviluppato l’applicazione iPhone non solo perché fosse divertente e informativa, ma perché incoraggiasse ad andare fuori all’aperto ad osservare il cielo”, ha affermato Cooke. “La nostra speranza è che l’applicazione sia utile per gli astronomi dilettanti e professionisti, e vogliamo includere le loro osservazioni nelle scoperte della NASA. Vogliamo far loro condividere l’emozione di costruire una condivisa base di informazioni sugli sciami meteorici”

“Il bello è che si trasformano a poco a poco i principianti in esperti”, conclude Cooke. “Tanto più l’osservatore acquisisce esperienza, tanto più la qualità dei dati registrati può esserci utile per le nostre analisi”.

L’applicazione, dicono alla NASA, sarà presto disponibile anche per altri sistemi operativi.