NONA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA

INAF a Genova tra passato e futuro

Un allestimento dal titolo "Astrofisica 2161, ritorno al futuro" e una tavola rotonda con giovani ricercatori moderata da Alessandro Cecchi Paone. Significativa la presenza dell'INAF al Festival della Scienza di Genova

     18/10/2011

Più di 350 eventi caratterizzeranno la nona edizione del Festival della Scienza, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia e dal titolo esplicativo 150 anni e oltre.

“Quest’anno siamo evento ufficiale delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e ci piace dire che vogliamo fare l’Unità d’Italia con la scienza”, spiega Manuela Arata, Presidente del Festival. “Abbiamo coinvolto Pisa, Firenze, Napoli, Bari, Foggia, Bologna e Milano: convergono a Genova mostre che celebrano le eccellenze di quelle città. Abbiamo gli Stati Uniti paese ospiti, visto che anche il MIT compie 150 anni: abbiamo creato un ponte tra Genova e gli Stati Uniti”. “La cosa bella – continua la Presidente del festival – è che come sempre abbiamo tanti ragazzi che gestiscono il festival in prima persona e imparano come si comunica la scienza”.

INAF è socio dell’associazione festival della scienza di Genova. Quest’anno, per la prima volta, ha proposto al festival, nell’ambito del bando che annualmente viene emesso per la selezione delle esposizioni e delle tavole rotonde, un percorso che attraversa trecento anni di storia, dal 1861 al 2161, passando per il 2011, dal titolo Astrofisica 2161, ritorno al futuo”. Luogo di questa esposizione è l’appena restaurato storico hotel di Via Balbi, che diverrà sede, al termine della manifestazione, della biblioteca universitaria.

L’allestimento prevede tre schermi verticali alti tre metri, che si animano all’arrivo del visitatore proponendo tre notiziari, uno per schermo, su passato, presente e futuro, raccontando come è evoluta l’astronomia dall’Unità d’Italia, con la nascita dell’astrofisica, descrivendo quanto stiamo vivendo, in questi anni, dal punto di vista dell’esplorazione dello spazio e della conoscenza delle leggi fisiche che regolano l’universo e proponendo l’immagine scientificamente plausibile di un futuro possibile.

A questi schermi si arriva seguendo un breve percorso segnato a Terra, finendo per imbattersi in una serie di modelli di sonde e satelliti che ci introducono agli schermi.

All’allestimento hanno contributo l’Agenzia Spaziale Italiana e quella Europea, oltre a società come Micrograf, Neotech e Ultraviolet Design, e hanno prestato la loro voce giornalisti di Radio Città Futura. All’allestimento si accompagna una tavola rotonda dedicata all’astronomia dal titolo: “L’astronomo? Sa leggere il futuro” che vedrà confrontarsi giovani scienziati che hanno ottenuto premi nazionali e internazionali, moderati dal conduttore televisivo e giornalista scientifico Alessandro Cecchi Paone. La giornata del 24, oltre al dibattito appena citato, prevede la presentazione dell’ultimo lavoro del presidente dell’INAF, Giovanni Fabrizio Bignami, Cosa resta da scoprire edito da Mondadori e del ciclo di puntate da esso tratte per National Geografic Channel, otto puntate sul canale Sky a partire dal 30 ottobre. Il Presidente dell’INAF sarà inoltre impegnato nella tavola rotonda dal titolo Il ruolo della scienza e della tecnologia nell’esplorazione dello Spazio, con Roberto Battiston, Waleed Abdalati, Joe Parrish, Reno Mandolesi.