NOVITÀ DALLA SONDA MESSENGER

Acqua su Mercurio?

La sonda sta fornendo migliaia di immagini sul primo pianeta del Sistema solare. Tra le risposte attese, la possibile presenza di ghiaccio d'acqua nei crateri e la ricerca dei vulcani, come spiega Gabriele Cremonese dell'INAF di Padova.

     17/06/2011

Da quando è a regime, la MESSENGER ci sta svelando i segreti di Mercurio. Prima sonda ad orbitare stabilmente attorno al primo pianeta del Sistema solare, e non a passarci solo vicino, la MESSENGER (MErcury Surface Space ENvironment  GEochemistry and Ranging spacecraft) sta fornendo migliaia di immagini ad alta risoluzione della superficie, nonché dati sulla composizione chimica, topografia e campo magnetico. Svelando qualche piccolo mistero.

A cominciare dalle macchie luminose viste all’interno dei crateri nel corso di precedenti sorvoli. Grazie alle nuove immagini, ottenute a un maggiore livello di dettaglio, ora sappiamo che quelle macchie sono in realtà depositi di materiale altamente riflettente. E sempre all’interno dei crateri può nascondersi qualcosa di molto prezioso, come ci dice Gabriele Cremonese dell’ INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, che insieme al suo gruppo di ricerca collabora con la NASA all’elaborazione dei dati di MESSENGER: “Mercurio ha notevoli analogie con la Luna, dove c’è ghiaccio d’acqua nelle regioni polari. Per questo MESSENGER sta cercando di capire se anche all’interno dei crateri più profondi di Mercurio, dove le pareti rimangono sempre in ombra, risiede del ghiaccio d’acqua”.

Le immagini attorno al polo nord mostrano strati di lava solidificata spessi diversi chilometri, segno che in passato l’attività vulcanica ha modellato la crosta del pianeta. “Abbiamo la conferma di una passata e spiccata attività vulcanica, come dimostrano le immagini che evidenziano colate di lava e regioni dove sono avvenute esplosioni piroplastiche”, sottolinea Cremonese. “Quando siano avvenute è ancora da stabilire, ma da uno studio di un bacino di chiara origine vulcanica abbiamo dedotto un’età di 400 milioni di anni. In termini geologi è un tempo molto breve, per cui possiamo dire che questa attività è avvenuta di recente.”

C’è anche spazio per una curiosità: “Stiamo osservando gli effetti di eruzioni avvenute nel passato eppure non abbiamo ancora identificato alcun vulcano sul pianeta. Ci aspettiamo che la MESSENGER faccia presto chiarezza”.

Per ulteriori informazioni sulla missione MESSENGER: il sito ufficiale