RIPRODOTTI IN LABORATORIO

Getti formato ridotto

Grazie a ricercatori italiani dei Politecnici di Milano e Torino e dell'Università di Torino, è stato possibile studiare i getti intergalattici di particelle in un condotto di pochi metri. Tra i primi risultati la conferma della validità dei modelli fisici finora adottati per descriverne il comportamento dinamico.

     12/04/2011

Sono getti in formato ridotto, emessi da stelle giovani o dalle zone vicine ai buchi neri supermassivi, i getti intergalattici di particelle si estendono per centinaia di migliaia di anni luce. Finora il loro comportamento era stato studiato partendo dalle osservazioni dei telescopi e sviluppando successivamente simulazioni al computer. Ora grazie ai riceratori italiani possiamo avere nuove conferme senza scomodare i potenti telescopi spaziali ma semplicemente riproducendo i getti su piccola scala in laboratorio.

I ricercatori del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano e dell’Università di Torino hanno realizzato un condotto lungo quattro metri dentro il quale si ricreano condizioni ambientali analoghe a quelle nello spazio. Il lavoro è descritto in un articolo pubblicato sul New Journal of Physics: gas quali l’elio, l’argon e lo xenon vengono compressi e pompati dentro il condotto, dove raggiungono velocità simili a quelle dei getti intergalattici. Verso la fine del tragitto vengono bombardati con elettroni: in questo modo gli atomi dei gas divengono “visibili” all’occhio di una speciale telecamera in movimento ad alta velocità, capace di seguirne il percorso sino alla fine.

Il risultato più importante è la conferma che il comportamento dei getti riprodotti in laboratorio segue con buona approssimazione quello descritto da modelli basati sulla dinamica newtoniana. In pratica si conferma la validità dei modelli fisici adottati e di conseguenza si conferma la validità delle simulazioni 3D realizzate finora al computer.