TEMPESTE MAGNETICHE IN ARRIVO?

Previsioni meteo del Sole

Una nuova tecnica prevede con due giorni di anticipo l'arrivo di una tempesta solare, attraverso lo studio dei raggi cosmici. Permetterà di limitare danni ai satelliti per le telecomunicazioni.

     02/12/2010

Messa a punto una nuova tecnica che permette di prevedere con due giorni di anticipo l’arrivo di tempeste magnetiche provenienti dal Sole e invisibili per i telescopi. In questo modo si potranno evitare o comunque limitare danni a satelliti per le telecomunicazioni in orbita attorno alla Terra.

Il sistema di previsioni meteo spaziale si basa su un rivelatore di particelle ad alta energia costruito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e  situato nel Laboratorio di Fisica Cosmica di Yangbajing, in Tibet, a 4300 metri di quota, circa 90 Km a nord di Lhasa, nell’ambito di una collaborazione promossa dall’INFN e da alcune istituzioni cinesi (Accademia delle Scienze Cinese e Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica).

È questo uno dei risultati presentati al workshop “Dalla Geosfera al Cosmo” dedicato al tema dell’interdisciplinarietà nel campo dell’astrofisica. Il workshop, che si tiene a Parigi, è organizzato da ASPERA, il network europeo per la fisica delle astro particelle, e dal CNRS/IN2P3, la struttura francese che i occupa della fisica delle alte energie.

L’esperimento ARGO-YBJ, questo il nome del rivelatore di sciami di raggi cosmici, studia la pioggia di particelle e fotoni che attraversano costantemente lo spazio, inondando anche il Sole e la Terra. Quando nel loro viaggio verso la Terra queste particelle investono il Sole, il loro percorso è interrotto e si ha la formazione di una zona d’ombra che è osservabile con grande nitidezza da ARGO-YBJ. A causa dell’interazione del campo magnetico del Sole con il vento solare, l’ombra si forma in una zona intermedia tra il Sole e la Terra e subisce una deformazione ogni volta che è attraversata da una tempesta magnetica solare. Quando questo avviene, l’ombra modificata del Sole è registrata con grande precisione da ARGO.

La potenzialità di previsione di questa tecnica consiste nel fatto che l’immagine del Sole arriva a terra molto prima della tempesta solare che l’ha deformata, perché viaggia alla stessa velocità dei raggi cosmici, a 300.000 km al secondo (la velocità della luce), mentre le tempeste magnetiche si muovono a circa 360 km al secondo.

L’immagine “spettinata” dell’ombra solare, rivelatrice della tempesta, arriva così nei rivelatori di ARGO-YBJ con due giorni di anticipo rispetto alla tempesta stessa. Questo rende possibile attuare delle misure di protezione dei satelliti in orbita, evitando o limitando anche eventuali danneggiamenti.